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Il sindaco sul depuratore non vuole scontentare gli amici

Il sindaco sul depuratore non vuole scontentare gli amici Il sindaco sul depuratore non vuole scontentare gli amici | © n.c.

Molto si è scritto, tanto si è detto, molto spesso in modo inopportuno, sul comportamento assunto dal Partito Democratico e dai suoi Consiglieri Comunali nei confronti del Sindaco Massafra e dell’Amministrazione dallo stesso rappresentata. Anche il Sindaco e il suo “fido scudiero” non si sono risparmiati di esprimere giudizi e valutazioni che hanno, a dir poco, contribuito a distorcere la realtà, perdendo sempre l’occasione di tacere.

Vogliamo ribadire che il Pd aveva deciso, nel gennaio del 2016, di entrare in maggioranza, unicamente per senso di responsabilità e con un programma di iniziative che avrebbero contribuito a rafforzare la scarna azione amministrativa del Sindaco Massafra.

La questione del depuratore è proprio una di queste motivazioni che allora ci portavano a entrare in amministrazione e oggi ci vedono distanti dalle scelte fatte dal Sindaco Massafra. Questi, pur di non contraddire se stesso, ha ignorato le istanze presentate dal Pd in materia, ha fatto ricadere grosse responsabilità su alcuni componenti della sua maggioranza, per poiastenersi dal prendere qualsiasi decisione che lo potesse danneggiare agli occhi dei suoi amici.

La ripresa dei lavori in contrada Urmo, di cui alla famosa “Ipotesi B” discussa in Consiglio Comunale, è figlia di decisioni non prese del Sindaco Massafra che, pur di accontentare i pochi, ha scontentato le istanze del territorio.

Restiamo meravigliati leggendo le dichiarazioni del “fido scudiero” del Sindaco Massafra (il vicesindaco Gianluigi De Donno, ndr) che rivendica la titolarità di scelte che dovrebbero essere condivise e non accetta, denunciandole anche, ingerenze nel suo ambito di manovra.

Cosi come riteniamo inopportuna fare propria l’affermazione di un suo illustre collega (Emiliano Pacifico, ndr) che parla di “tardivo tentativo di riacquistare la verginità”.

A tal proposito, ci chiediamo: ma chi fa queste affermazioni, la verginità, aggiungiamo politica, l’ha mai avuta?

A questa gente diciamo solo che noi non condividiamo il loro modello di città e il loro modo clientelare di concepire la politica e il conseguente agire amministrativo, cosa che, per la cronaca, avevamo già denunciato nel giugno 2016.

Aspettiamo che “passi la nottata”, che questa amministrazione faccia il suo corso e che il tempo sia galantuomo con chi da galantuomo si è comportato. Sicuramente chi parla di “verginità” merita di stare lontano dall’agire amministrativo sino a quando non avrà acquistato, e non riacquistato, tale virtù.

Il Pd vuole compattare l’area progressista, è aperto all’azione politica dei movimenti civici che bene hanno rappresentato le istanze del territorio in questi anni, non ha preclusione alcuna sulla condivisione di un modello di città che possa realmente far cambiare verso alla nostra cara Manduria.

Partito democratico Manduria

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