È stato rinviato al 3 ottobre prossimo, per impedimento dell’avvocato difensore, l’udienza del processo con il rito abbreviato che vede alla sbarra Antonio Pinto, l’avetranese accusato di essere l’autore della brutale aggressione, avvenuta nella mattina della Pasqua 2016 che ridusse in fin di vita un suo concittadino, il 63enne, Salvatore Detommaso, ricoverato nella rianimazione di Taranto e poi deceduto per le gravi feriti.
Dalla ricostruzione dell’omicidio fatta dai carabinieri di Avetrana e Manduria, aiutati prima dalle riprese di alcune telecamere di sorveglianza e poi dalla testimonianza di diversi testimoni che in un primo momento si erano mostrati reticenti, a scatenare la furia dell’indagato sarebbe stata una banale lite. La vittima, Salvatore Detommaso, si sarebbe avvicinato alla macchina di Pinto con il quale avrebbe avuto un diverbio. La reazione del pastore sarebbe stata di una violenza inaudita: sceso dall’auto con in mano un grosso bastone sferrò con quello tre colpi alla testa del 62enne che rimase tramortito per terra. Mentre alcune persone lo soccorrevano, l’autore del ferimento si dileguava a bordo di unaLancia Y. Con i carabinieri sulle sue tracce il presunto assassino si costituì dopo alcuni giorni con il suo avvocato Giuseppe Cannarile che ha chiesto l’abbreviato. Il legale è riuscito a rendere inutilizzabile la deposizione di un uomo che aveva in qualche modo delineato la responsabilità di Pinto nel banale litigio sfociato nell’omicidio.
N.Din.
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