Lutto su lutto. E’ stata dichiarata clinicamente morta ieri mattina la ventitreenne tarantina, Marta Scatigna, rimasta ferita nell’incidente di sabato scorso in cui aveva perso la vita Mattia Cotogni, anche lui ventitreenne e studente universitario come la ragazza sua amica. Le ferite riportate nel capottamento della piccola Lancia Musa con tettuccio apribile, non le hanno dato scampo. Marta Scatigna che studiava a Bari era seduta nella parte posteriore dell’utilitaria guidata da Cotogni che per ragioni non ancora chiare si è ribaltata ad una curva sulla litoranea salentina in località «Baia d’Argento» in territorio del comune di Pulsano. Tornavano a casa da una serata passata in un locale sulla costa, in sei in una macchina che ha fatto la strage: due morti e tre feriti, l’unico rimasto illeso era seduto sul sedile affianco al conducente ed era l’unico ad avere usato la cintura di sicurezza. Chi guidava è deceduto sul colpo, la povera Marta dopo poco più di un giorno, entrambi sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo. Del tutto inutili i soccorsi seppure immediati da parte del personale del 118 e prima ancora dai numerosi testimoni che sabato notte percorrevano la trafficatissima litoranea.
La notizia della seconda vittima ha sconvolto la numerosissima cerchia di amici più di quanto non lo fosse già per la morte del giovane Mattia. Oggi ai funerali del ragazzo tutti avranno un motivo in più per piangere. La cerimonia partirà dal cimitero di Leporano dove è stata deposta la salma e raggiungerà la chiesa di Sant’Antonio di Taranto dove si svolgerà il rito funebre. Si dovrà attendere ancora qualche giorno, invece, per dare pace al corpo della ragazza dichiarata clinicamente morta ieri.
Due famiglie distrutte, annientate su quella curva della litoranea troppo spesso già teatro di tragedie. E le polemiche in tal senso non mancano da parte di chi, sui social soprattutto, ricorda la pericolosità di quel tracciato con troppe curve, stretto tra il mare da una parte e le case e i locali dall’altra, una strada poco illuminata, per lunghi tratti dissestata. La piccola Lancia Musa che sicuramente, non poteva contenere sei viaggiatori, avrà dovuto fare i conti con altre dinamiche su cui si stanno occupando i carabinieri di Taranto i quali stanno chiudendo il fascicolo da consegnare all'autorità giudiziaria.
Nazareno Dinoi
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