Si acuisce lo scontro istituzionale tra i due comuni di Sava e Avetrana alle prese, ognuno, con due esigenze che cozzano tra loro: il primo ha bisogno di un depuratore dove scaricare i reflui del proprio territorio, il secondo vuole allontanare l’opera prevista vicino alla propria zona residenziale-turistica di Urmo Belsito. Ieri il primo cittadino savese, Dario Iaia, aveva accusato gli amministratori avetranesi di aver preso parte abusivamente alla conferenza di servizi che dovrà rilasciare le autorizzazioni ambientali necessaria all’impianto. «Perché, sostiene Iaia, «tutti i lavori di scavo, come la sede prevista per il depuratore, ricadono in territorio di Manduria e non di Avetrana che lo sfiora semplicemente».«Una «provocazione» per il sindaco Antonio Minò che in una nota stampa invita il suo collega «ad accettare i consigli che da più anni gli vengono avanzati da Avetrana e, cioè, di rinunciare a questo scellerato progetto, perché se l’avesse fatto già anni fa – aggiunge - oggi sicuramente avrebbe un suo depuratore, piccolo e funzionante e che avrebbe risolto il problema sanitario che, a suo dire, incombe tra la sua cittadinanza». In quanto alla presunta mancanza di titolarità del suo comune a prendere parte ai tavoli regionali, il primo cittadino di Avetrana ricorda nella stessa nota che «già la dottoressa Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento opere pubbliche ed ecologia della Regione Puglia, a partire dal verbale dell’incontro del 7 aprile 2017, denomina il progetto “sistema depurativo degli abitati di Sava, Manduria ed Avetrana. E lo fa – aggiunge - non per simpatie personali, ma perché lo impone la legge che per determinati progetti devono essere obbligatoriamente sentiti ed interpellati alla pari dei comuni coinvolti anche quelli limitrofi». Gli amministratori del comune di Avetrana approfittano della replica al sindaco Iaia per ribadire la propria posizione in merito al progetto presentato da Aqp e accettato già dai comuni di Manduria e Sava. «Questo depuratore progettato in località Urmo-Belsito – si legge - creerà danni economici, ambientali e allo sviluppo turistico solo ed esclusivamente al comune di Avetrana che a avrebbe a che fare con questo impianto in quanto ha già un suo depuratore funzionante».
In sede di conferenza di servizi del 3 luglio a Bari, la delegazione del comune di Avetrana composta dal sindaco Minò e dal suo vice Alessandro Scarciglia, ha sostenuto la tesi dell’impossibilità del riuso delle acque depurate per una serie di motivazioni: «Perché le condotte dell’Arneo, che dovrebbero essere utili all’irrigazione per l’agricoltura, sono inesistenti o, ove persistono, sono fatiscenti e non vi è alcun progetto di ripristino delle stesse; perché è paradossale pensare che una tale quantità di acqua possa essere utilizzata per il lavaggio delle strade comunali se i comuni non possiedono neanche un mezzo lavastrade e ne servirebbero circa sette per ogni comune da utilizzarli ogni giorno; come inverosimile, se non ridicolo – conclude il documento delle osservazioni al progetto di Aqp presentate a Bari -, è pensare che in caso di incendi un “canadair” vada a prelevare l’acqua dai “buffer” invece che da un immenso mare presente a poche centinaia di metri».
Nazareno Dinoi
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3 commenti
lorenzo
ven 6 luglio 2018 12:18 rispondi a lorenzoIl sindaco di Sava non gli pare vero di svuotare il suo storico sottosuolo ricco di sostanze varie con strati decennali accumulati. Il sindaco di Sava non sa come manifestare il suo godimento sapendo che in futuro i reflui fognari dei savesi se li assorbiranno e odoreranno manduriani e avetranesi. Il sindaco di Sava forse se va a farsi un giro da Torre Borraco a Torre Colimena si potrebbe accorgere che Dio con i manduriani ha avuto un occhio di riguardo mentre con i savesi un po' meno. Ecco forse l'invidia lo rende un po'...esuberante.
giovanni perrucci
ven 6 luglio 2018 10:28 rispondi a giovanni perrucciProgetto, dal punto logistico, talmente assurdo che sembra ideato da una "mente malata"
Sabrina Sicara
ven 6 luglio 2018 06:42 rispondi a Sabrina SicaraIl Sindaco Iaia soffre di perdita di memoria a breve termine.. durante la sua campagna elettorale per la sua attuale nomina ha firmato un documento in presenza di 5 mamme di Avetrana ( me compresa) dove dichiarava la sua volonta' e impegno a combattere contro questo scellerato progetto! Detto cio' dovremmo dedurre che anche lui e' uno dei tanti politicanti che giocano sulla pelle dei cittadini. Ricordateglielo!Ha anche una foto in comune con tutti noi, appesa sui muri!