Venerdì, 29 Marzo 2024

Politica

A scatenare la guerra è stato il comunicato stampa diffuso dal consigliere regionale che annunciava di essere riuscito a dirottare su Manduria circa 250mila euro di fondi regionali...

Alloggi popolari, nervi tesi tra Morgante e De Donno

De Donno - Morgante De Donno - Morgante | © La Voce

«L’interessamento di Morgante per gli 8 alloggi popolari è una bufala», ha detto l’ex assessore comunale Gianluigi De Donno. «Chi ha fatto parte dell’amministrazione sciolta per mafia farebbe bene a stare zitto», replica Morgante. È sfida a distanza tra i due politici manduriani che si lanciano reciproche accuse accampando personali meriti per gli annunciati nuovi investimenti a Manduria da parte dell’Arca Jonica, ex Iacp. A scatenare la guerra è stato il comunicato stampa diffuso dal consigliere regionale che annunciava di essere riuscito a dirottare su Manduria circa 250mila euro di fondi regionali per l’edilizia popolare, altrimenti destinati ad altri comuni. Con quella somma, spiegava Morgante nella sua nota, l’ex Iacp avrebbe potuto completare l’investimento necessario (circa un milione di euro) a realizzare otto alloggi nei pressi del vialone Aldo Moro a Manduria. L’annunciata vittoria non è piaciuta a De Donno autore di un comunicato in cui racconta la sua verità. «Avendo fatto l’assessore all’urbanistica fino a dicembre 2015 – spiega De Donno – posso affermare che Il Comune ha concesso l’area all Iacp già nel 2010, con delibera di commissario prefettizio, l’area è stata presa in consegna quello stesso anno per i saggi archeologici; il progetto per gli 8 alloggi – prosegue la nota - ha ricevuto il parere favorevole dell’UTC a gennaio 2016, successivamente c’è stato uno scambio di corrispondenza con Arca Jonica in merito al prezzo da versare per l’area, procedura definita con delibera di giunta comunale 165/17. Pertanto – fa notare De Donno -, alla data del 15/9/17, data della richiamata delibera, la vicenda degli 8 alloggi era già conclusa positivamente, come si può comprendere semplicemente leggendo l’atto sull’albo pretorio on Line. Se qualcuno deve prendersi i meriti – conclude l’ex vicesindaco - questa è solo l’amministrazione Massafra».

Il consigliere regionale non se l’è tenuta e in un altro intervento pubblico esprime la sua rabbia. «È evidente – scrive - che De Donno non sa di cosa si sta parlando e la cosa non mi stupisce perché è in linea con il suo operato amministrativo da ex assessore. Nei tavoli regionali – spiega Morgante - ho chiesto ed ottenuto maggiori fondi per oltre 250.000 affinché l’opera si possa realizzare e per non differire quelle somme per alloggi in altri comuni della provincia di Taranto». La conclusione del consigliere regionale è al vetriolo. «Di una cosa i manduriani hanno certezza e cioè che l’amministrazione di cui faceva parte De Donno ha portato Manduria sul baratro amministrativo con lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il buon gusto di stare zitto – conclude Morgante - non lo perde mai».Nazareno Dinoi

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1 commento

  • Alessandro il grande
    sab 30 giugno 2018 01:32 rispondi a Alessandro il grande

    Bè adesso morgante deve farsi vedere visto che stanno finendo i cinque anni di mandato da consigliere regionale pagato dai contribuenti molto molto molto molto molto ed ancora molto profumatamente..fino adesso a dormito su 14 cuscini ed adesso se svegliato ...fosse vero poi...troppo tardi..ormai dovevi svegliarti prima..e non trovare nessuna scusa tipo ero all' opposizione non potevo fare niente..lo stipendio da consigliere regionale lo prendeva ogni mese con tutti i benefici poi...

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