Martedì, 23 Aprile 2024

Politica

Mai si era visto nella storia recente manduriana un attaccamento così ostinato al potere, così da fa pensare male circa il reale scopo. Insomma, il sindaco Roberto Massafra non se ne vuole proprio andare

«Nessun rischio per i 23 lavoratori ex Cascina», la spiegazione dell'avvocato D'Oria

Roberto Massafra e Bruno D Roberto Massafra e Bruno D'Oria | © La Voce di Manduria

Mai si era visto nella storia recente manduriana un attaccamento così ostinato al potere, così da fa pensare male circa il reale scopo. Insomma, il sindaco Roberto Massafra non se ne vuole proprio andare. E le inventa tutte. Speculando persino sulle paure delle famiglie di 23 lavoratori a cui sta facendo temere di perdere il lavoro. Un atteggiamento che crea preoccupazione e fomenta sentimenti di odio che potrebbe sfociare in chissà quali reazioni.

Questa mattina, domenica, alla vigilia della possibile fine della sua esperienza di sindaco, il primo cittadino, mai visto prima in simili occasioni, si è addirittura presentato da solo davanti al municipio e, solita bandoliera a tracolla, si è intrattenuto con i lavoratori ex Cascina che da giorni occupano simbolicamente il comune per difendere il posto di lavoro che proprio la giunta Massafra ha messo a rischio.

L'obiettivo del sindaco

Lo scopo e la tattica del sindaco sono chiari. «Se passa la mozione di sfiducia – scrive sul suo profilo Facebook -, nessuno potrà garantire cosa ne sarà di questi lavoratori. Ed è assurdo che ci siano consiglieri comunali – continua - che pensino sia meno disdicevole mettere sul lastrico 23 famiglie che non consentire al sindaco e alla sua giunta di risolvere il problema».

La versione dell’avvocato D’Oria

A raccontare un’altra storia è il consigliere comunale del Partito democratico, Mario D’Oria che dalla sua esperienza professionale e amministrativa – è avvocato -, spiega “tecnicamente” cosa potrebbe in realtà accadere in caso di sfiducia. In un commento lasciato sul social da l titolo: «Le bugie del sindaco, dette solo per rimanere seduto sulla poltrona più importante della città», il consigliere del Pd spiega così la procedura di una possibile caduta dell’amministrazione per sfiducia o altro. «Il sindaco dica ciò che vuole - scrive - ma la realtà è una sola: lo scioglimento del Consiglio comunale garantirebbe comunque la continuità amministrativa. Il suo atteggiamento – prosegue - è da disperato e gioca con la disperazione delle famiglie. La finisca – suggerisce D’Oria -, la realtà è che con l'arrivo del commissario prefettizio la procedura di gara verrebbe velocizzata . Basta raccontare ai lavoratori che, andando via Lei – spiega D’Oria rivolgendosi al sindaco Massafra - il bando di gara non potrebbe essere firmato e, quindi, pubblicato per la mancanza del dirigente dell'Area tecnica perchè legato al suo mandato».

Questo rischio non c’è, spiega l’avvocato.
«Non vi sarà alcun vuoto amministrativo perchè il dirigente, ingegnere Emanuele Orlando, manterrà tutti i suoi poteri fino all'insediamento del Commissario, dopodiché, quest'ultimo, potrà confermarlo o sostituirlo, sicché in un modo o nell'altro l'area tecnica non sarà mai vacante».

L’invito al sindaco di smetterla.
«Pertanto, non crei altra tensione in città, Manduria non lo merita i manduriani non meritano questo.
Concludendo – scrive ancora D’Oria rivolgendosi sempre al primo cittadino - le ricordo le sue “verità”: in data 19 luglio 2017 scriveva, sempre sui social, che il problema dei lavoratori ex Cascina era in via di risoluzione, addebitando la responsabilità al Pd. Orbene – conclude - due mesi son passati e a ha risolto a riprova che la colpa non poteva che addebitarsi solo e soltanto alla Sua inefficienza amministrativa».

Voci di corridoio, infine, raccontano di tentativi estremi del sindaco Massafra e dei suoi più stretti collaboratori tendenti a convincere con ogni mezzo qualcuno dei firmatari della sfiducia a tirarsi indietro.

Nazareno Dinoi

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4 commenti

  • NlNO FiLOTiCO
    lun 18 settembre 2017 06:44 rispondi a NlNO FiLOTiCO

    Se il futuro-ex-sindaco-col-borsello voleva risolvere i problemi dei lavoratori della Cascina non doveva attendere che si arrivasse alla canna del gas. "Nonvorretevoiconsegnarequestacittàadun commissarioprefettizio?" La risposta è una sola: SI. Meglio tardi che mai. E i lavoratori avranno ciò che gli spetta, senza doversi UMILIARE davanti a questi politici.

  • Gherardo Maria De Carlo
    dom 17 settembre 2017 06:43 rispondi a Gherardo Maria De Carlo

    ........ogni tanto dia fiducia a un "cittadino qualunque" e lasci stare le varie "sanguisughe" che permesso di stare "vicino" a Lei.

  • Gherardo Maria De Carlo
    dom 17 settembre 2017 06:41 rispondi a Gherardo Maria De Carlo

    a non collocare lo stesso (depuratore) in agro "Serpenti" ? I suoi soliti monologhi sterili e privi di qualsiasi interesse ? I suoi "fallimenti" cito solo gli ultimi "l'Isola ecologica" il "canile sanitario". Perché accettare assessori che certamente non hanno brillato (mi fermo qui). Un cittadino qualunque veramente deluso

  • Gherardo Maria De Carlo
    dom 17 settembre 2017 06:35 rispondi a Gherardo Maria De Carlo

    Signor Sindaco dott.re Roberto Massafra, ma si rende conto, che ascoltando i suoi "consiglieri" Lei rischia di perdere tutta la sua credibilità ottenuta da decenni di professione medica. Lei sarebbe potuto essere un buon Sindaco se non si fosse fatto consigliare (condizionare) da persone certamente non adeguate a tale ruolo. Perché ha rifiutato il confronto televisivo con il sottoscritto ? Quale migliore occasione per fare chiarezza sull'inquinamento ambientale ? Perché spendere soldi pubblici con iniziative prive di interesse ? Perché ha ceduto a tutti i "ricatti" pervenuti da ogni parte politica o presunta tale ? Perché ha usato un comportamento a dir poco contorto sulla collocazione del depuratore ? Perché alcune cene con un produttore agricolo che certamente l'ha "aiutato" segue

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