Giovedì, 28 Marzo 2024

Politica

«Una manifestazione di protesta spontanea che raccoglie l'adesione di migliaia di persone (7.000 firme corrispondono alla metà degli elettori dell'ultima tornata), non può passare senza indurre qualche riflessione».

Il movimento progressista analizza (e non disdegna) "Manduria Noscia"

Manduria Lab con Manduria Noscia Manduria Lab con Manduria Noscia | © La Voce di Manduria

«Una manifestazione di protesta spontanea che raccoglie l'adesione di migliaia di persone (7.000 firme corrispondono alla metà degli elettori dell'ultima tornata), non può passare senza indurre qualche riflessione». Così il gruppo progressista Manduria Lab composta da Federazione dei Verdi, Giovani per Manduria, La Puglia in Più, Movimento Democratico con Manduria e Sinistra Italiana, promuove l’evento «Cibbestra day» organizzato domenica sera dal movimento fondato da Mimmo Breccia, “Manduria Noscia”.

«Si possono non condividere forme e linguaggi, ci si può trincerare dietro il facile rifiuto del populismo – si legge in una nota stampa -, ma non si possono chiudere gli occhi di fronte al disagio e al malessere che vengono in quel modo espressi».

Paragonando la partecipazione della piazza di domenica con quella della manifestazione contro il depuratore del 7 aprile scorso, Manduria Lab sostiene che in entrambi i casi la forza propulsiva è «il fallimento della politica: di quella parte di essa – si spiega - che è al governo della città e non ha saputo interpretarne le esigenze, ma anche della opposizione, che ha totalmente tradito il suo ruolo di controllo e proposta».

Definendo tali movimenti come «derive protestatarie» alimentate da una politica che si regge «sul mantenimento o la conquista delle poltrone piuttosto che a dare risposte ai bisogni dei cittadini», i progressisti rivendicano la regia della politica «che deve dare risposte, riconducendo i motivi della protesta nel solco della riflessione e della rielaborazione razionali e ponderate, che portino alla elaborazione di un progetto per la città organico, fattibile e condiviso».

Gli attivisti di Manduria Lab, infine, si dicono quindi convinti «che si possa e si debba governare "con" i cittadini e non "contro" di loro e che la manifestazione del dissenso sia esercizio di democrazia».

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1 commento

  • S D
    mer 13 settembre 2017 01:10 rispondi a S D

    Vedo con piacere che Manduria Lab elogia le gesta del nuovo eroe cittadino;oramai il sig.Breccia è divenuto oggetto di contesa per i prossimi aspiranti consiglieri bravi bravi...dimostrate ancora una volta che state già scaldando i motori in vista delle prossime amministrative puntando già sui cavalli vincenti.Ridicoli!!!!

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