Il gruppo consiliare di Alternativa Popolare composto dai due consiglieri, Marco Barbieri e Lucia Calò, hanno diffuso una nota condivisa dal proprio referente regionale, il consigliere Luigi Morgante, nella quale lasciano intendere la volontà del movimento di non volere essere più l’ancora di salvezza del sindaco Roberto Massafra. Rivendicando l’autonomia rivestita sinora dimostrata dal non aver mai chiesto posti di comando nelle variegate giunte varate dal sindaco, i popolari di Morgante questa volta pare siano davvero intenzionati a mollare tutto e si preparano già per la futura campagna elettorale. «Ho già avviato i primi contatti e le prime consultazioni con altre importanti espressioni della nostra comunità – fa sapere Morgante - per offrire ai cittadini di Manduria una valida alternativa nella prossima consiliatura a un'esperienza amministrativa rivelatasi deludente, anche per colpa di dirigenti nominati ma non all'altezza delle aspettative e delle problematiche da affrontare e risolvere».
Avendo raggiunto i due obiettivi su cui il loro leader aveva scommesso tutto (il depuratore e la bonifica della discarica oramai in via di definizione), il gruppo dei popolari traccia così la sua linea: «Il sindaco Massafra avrà davanti a sé due opzioni: quella di terminare il mandato con una maggioranza qualificata composta da almeno tredici consiglieri, o trarre le dovute conclusioni nel caso in cui questa prima strada non risultasse praticabile».
La traduzione pratica di questo passaggio dai contorni non troppo chiari la offre il consigliere Marco Barbieri: «Se arriveremo al Consiglio comunale della sfiducia – spiega il capogruppo di Alternativa popolare – il nostro gruppo sarà con l’opposizione; ho l’impressione, però – aggiunge –, che non si arriverà a questo e che la fine di questa esperienza avverrà prima». E si riapre così l’ipotesi voluta anche dal Pd, di risolvere tutto con le dimissioni dal notaio di tredici consiglieri mettendo tra questi - almeno secondo le speranze dei 10 firmatari della mozione di sfiducia ed ora anche dei due popolari -, i consiglieri Annamaria De Valerio, indipendente, e Federico Bentivoglio della Lista Girardi che sinora si sono mostrati contrari allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
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