"Il tempo è galantuomo, alla fine la verità viene a galla e le bugie smascherate: la delibera di modifica del Piano di tutela delle acque regionale, nella sezione riferita al depuratore consortile di Sava-Manduria, conferma quanto sostenevamo da tempo: si passa dalla condotta sottomarina allo scarico in battigia”.
Sono le dichiarazioni di Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza italia, a seguito della delibera della Giunta di modifica del Pta, che mette definitivamente un punto sul progetto del depuratore e sullo scarico finale a mare.
“La condotta sottomarina”, si legge nel documento, viene soppiantata da uno “scarico di soccorso in mare” che vi arriva “mediante un solco naturale sfociante in battigia”.
“Querelle chiusa. Dopo mesi di dichiarazioni incrociate – dice Franzoso – da parte di consiglieri, amministratori pubblici, pseudo-consulenti tecnici, dirigenti regionali, tutte tese a screditare la tesi dello scarico in battigia del depuratore - che da tempo avevo annunciato - oggi la verità, inoppugnabile, viene finalmente a galla”.
“La rappresentanza istituzionale del no scarico a mare – prosegue Franzoso – ha trascorso mesi a mistificare la realtà sul recapito finale del depuratore. Potevano risparmiarcela. Persino Emiliano si è scomodato a spergiurare, con dichiarazioni ufficiali e comunicati, che no, mai, lo scarico sarebbe arrivato in mare. Peccato che le bugie abbiano le gambe corte. Sarebbe stato meglio, da parte del Governatore ammettere, con onestà, che la depurazione delle acque reflue, come prevede la legge, non può prescindere dal recapito finale in corpo idrico superficiale, anche solo come scarico d’emergenza, che, nel caso della Puglia, priva di fiumi e di laghi in zona, può essere solo il mare”.
Una ammissione difficile, certo, soprattutto per chi come Emiliano sul depuratore si è prodotto in promesse elettorali impossibili, ingannando la gente, ma sicuramente sarebbe stata più onesta e responsabile. E soprattutto avrebbe evitato due anni di scontri sociali, di cantieri bloccati e di opere essenziali rimaste al palo”.
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2 commenti
Alessandro il Grande
mer 19 luglio 2017 11:14 rispondi a Alessandro il GrandeDa che pulpito vengono le critiche..io li manderei tutti a casa ma proprio tutti a cercarsi un lavoro vero come tutte le persone oneste ...chissà perché non si è preso mai in considerazione il fatto che Sava poteva farsi il suo depuratore e scaricare a torre ovo...baaa troppo difficile immaginare.....
Carlo.
mer 19 luglio 2017 07:24 rispondi a Carlo.------- Il tempo sarà anche un galantuomo, con l'unghia spaccata aggiungo io, ma tutti voi vi fate scudo dietro leggi, a volte assurde. ------- Manduria ha i suoi problemi in tanti campi e non capisco perché i reflui di Sava devono essere scaricati nel mare di Manduria. ------ Se qualcuno me lo spiega è meglio. -------- Sono convinto che se fosse solo un problema di Manduria la cosa sarebbe molto più facile da gestire.---------- Comunque, anche dopo questa sortita, siamo contrari al depuratore sulla costa che scarichi in mare; se le leggi sono fatte male cambiatele come quando si cambiano gli stipendi gli stessi legiferatori. ------ Continuare a lottare per non far fare una porcheria non è perdita di tempo; se il tempo lo ha perso la politica, pace all'anima sua.