Fiera Pessima | © La VoceNon ci sono più speranze ormai. Nonostante le promesse della precedente amministrazione prefettizia e della dirigenza degli uffici affidata a Aldo Marino, la 278sima edizione della Fiera Pessima è saltata definitivamente. La data di settembre, infatti, resterà un sogno. E’ stato facile per l’attuale amministrazione straordinaria dei tre inviati del ministero, Vittorio Saladino, Luigi Scipioni e Luigi Cagnazzo, con il super dirigente al ramo Enzo Dinoi, cancellare del tutto la possibilità di spostare la campionaria a settembre, così come era stato previsto al fine di non interrompere la tradizione ed anche per dare un’alternativa ai mercati rimasti orfani della fiera mercato più attesa in Puglia dopo quella del Levante di Bari.
Da come si son messe le cose, in una logica cioè del “tirare a campare” per assicurare soltanto la normale amministrazione di un ente oramai allo sbando (lo scioglimento del comune per mafia è stato l’inizio di un periodo sciagurato), si corre il rischio che salti anche la prossima Pessima di marzo 2019. Al momento, infatti, non è stato ancora fatto niente per predisporre la gara per la gestione della fiera. L’anno scorso, quella finita poi male per un errore dell’unica impresa concorrente, a quest’ora il bando era già giunto alla fase di scadenza con le domande dei partecipanti alla gara già depositate.Salvo colpi di scena, quindi, difficilmente gli uffici saranno in grado di predisporre il nuovo capitolato, farlo approvare dai commissari, bandirlo e renderlo pubblico entro i termini previsti, dare il tempo necessario alle ditte interessate di presentare le domande, espletare la gara e assegnare la 278esima edizione fieristica. A meno che non si voglia fare come si è fatto in questi ultimi dieci anni in cui la fretta e in alcuni casi l’approssimazione delle procedure di gara, hanno prodotto solo guai. L’ultimo, appunto, quello di aver fatto saltare l’edizione 2018 e precedentemente aver dato lavoro alla magistratura con l’inchiesta su presunti brogli nella gara per i quali sono stati indagati imprenditori e politici (ma di altri comuni) accusati di aver falsificato le carte con le quali la commissione comunale di gara aveva fatto vincere la dittafinita poi all’attenzione della Guardia di Finanza.
Il 26 settembre prossimo è prevista l’udienza preliminare in cui si deciderà la sorte processuale di Antonio Molettieri Soccorso, amministratore della “Rtt Service” responsabile del fallimento della passata edizione della Pessima. La Rtt Service di Molettieri Soccorso che ha gestito la campionaria negli ultimi tre anni, l’avrebbe gestita anche quest’anno se non avesse dimenticato di inserire l’offerta in sede di gara dove era l’unica concorrente. Un errore fatale che all’impresa è costata la perdita di un sicuro ulteriore affare mentre ai manduriani, ma non solo a loro, un evento che si protraeva di continuo da 277 anni.
L’inchiesta conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati, era nata dall’esposto di una ditta esclusa dalla gara dell’edizione fieristica del 2014 che denunciava la mancanza di titoli delle altre concorrenti. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza della compagnia di Manduria, avevano fatto emergere presunte irregolarità sulla documentazione presentata da quattro imprese in gara tra le quali la Rtt Service che se l’aggiudicò. Oltre a Molettieri Soccorso, di Avellino, rischiano il processo Giusy D’amico di Ficarra, provincia di Messina, legale rappresentante della “Eurofiere”; Francesco Loconte di Ariano Irpino, responsabile di “Fiere e Congressi”; Giuseppe Chiusolo, di San Giorgio del Sannio, amministratore della “Pro.Gest”. Con loro subiranno il giudizio anche un funzionario pubblico del comune di Contursi Terme, Pasquale Cristofaro e l’ex sindaco del comune di Senerchia, provincia di Avellino, Beniamino Grillo. Questi ultimi avrebbero prodotto le false certificazioni che hanno permesso all’impresa aggiudicataria, “Rtt Service” di Molettieri, di vincere il bando del 2014 sbarazzando gli altri concorrenti. I reati contestati a tutti sono quelli di falsità ideologica in atti e turbativa d’asta ad eccezione di Chiusolo che non risponde di quest’ultimo reato.
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3 commenti
lorenzo
lun 20 agosto 2018 05:26 rispondi a lorenzoManduria è tutto un Addio, non solo la fiera Pessima. Strade, fognature, acqua potabile, barriere architettoniche, cartelli stradali, nomi delle vie, centro storico, marina massacrata, discariche autorizzate in degrado, migliaia di discariche abusive sparse, cani randagi ovunque, gente che non paga i biglietti autobus, passi carrabili evasi, parcheggi abusivi a pagamento, strisce pedonali su quattro lati mancanti alla Villa, sito archeologico sotto utilizzato, riserve marine allo sbando. A Manduria rimane il vino
giorgio sardelli
ven 17 agosto 2018 01:34 rispondi a giorgio sardelliChiunque degli amministratori (dirigenti assessori consiglieri ) della passata amministrazione anche se mandata a casa per lo scioglimento per mafia avrebbe potuto sollecitare i commissari prefettizi a far provvedere alla realizzazione della fiera pessima almeno per il 2019 per quella di settembre 2018 si era capito che era fumo negli occhi ai manduriani e per questo manduria ringrazia il primo commissario; invece gli amministratori hanno perso l'occasione per dimostrare il loro attaccamento alla città, anzi qualcuno degli assessori si è mosso ma per cercare di salvare la propria faccia dicendo che loro erano estranei per i fatti che hanno portato lo scioglimento del comune per mafia Ecco questa è la prova quanto tutti sono attaccati a Manduria per farla ritornare tra le città simbolo
Felice
ven 17 agosto 2018 01:00 rispondi a FeliceFacciamocene una ragione ormai.. pensiamo al futuro con la speranza che arrivi un'amministrazione comunale degna per il paese, fatta di soli giovani e con tanta voglia di fare per Manduria.. e con la speranza che venga ripreso e portato a termine il discorso dell'ente fiera sulla via per Oria. Ancora un GRAZIE all'ultima amministrazione (tanto ota e gira negli ultimi anni erano sempre loro) di come ha gestito la nostra comunità è quanto bene gli hanno voluto. Ca si mittiunu retu lì processioni puru cu si faciunu vederi.. e camminaunu camminaunu, ma niscjuna grazia ancora bè fatta lu Signori. Dovete andare via da questo paese.