A Manduria anche i defunti hanno diritto al risarcimento per i danni causati dalla cattiva gestione della cosa pubblica. Al Comune è toccato quindi pagare quanto previsto da una sentenza del giudice di pace che ha riconosciuto i disagi denunciati da una famiglia manduriana che lamentava il dislivello della zona del cimitero dove aveva costruito la propria edicola funeraria. Causa pioggia, si legge nella sentenza, la cappella di famiglia era stata «invasa dalle acque pluviali a causa delle erronee pendenze della pavimentazione intorno alla detta edicola funeraria».
A curare gli interessi dei proprietari della sepolcro inondato è stato l’avvocato Domenico Sammarco che ha presentato l’atto, con relativo conto spese, all’amministrazione straordinaria a cui non resterà che pagare. «Il giudice – si legge nella sentenza fatta pervenire al comune – dichiara sussistere la responsabilità a carico dell’amministrazione» e «riconosce il diritto della famiglia ad ottenere il risarcimento dei danni subiti». Calcolati i danni materiali subiti, interessi maturati, spese di giudizio e legali, il totale della somma che il comune di Manduria dovrà pagare è di 6.323 euro. La commissione straordinaria composta da Vittorio Saladino, Luigi Scipioni e Luigi Cagnazzo, ha già deliberato l’atto riconoscendo la somma come debito fuori bilancio.
F.D.
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