Hanno atteso che partisse per la conclusione del suo compito di commissario prefettizio, per sferrare un attacco che non ha precedenti nella lunga storia manduriana di commissariamenti (quattro solo nelle ultime quattro consiliature). In un documento firmato unitariamente da tutte le sigle sindacali, confederali e autonomi, ad eccezione della Uil e Cgil, quest’ultima comunque presente con i suoi Rsu, i rappresentanti dei lavoratori del comune di Manduria ne hanno dette di tutti i colori alla ex prefetto, Francesca Adelaide Garufi che ha amministrato la città Messapica da settembre dell’anno scorso sino all’insediamento, avvenuto l’altro ieri, della commissione speciale nominata dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose. A scatenare il malessere che evidentemente covava da tempo, è stata la partenza della ex commissaria avvenuta senza nemmeno un saluto o un ringraziamento al personale. «Non era mai accaduto – si legge nel documento – che un commissario straordinario non avesse ringraziato il personale per l’impegno e il lavoro svolto o almeno non lo avesse salutato prima di congedarsi».
È bastato questo per tirare fuori accuse ben più pesanti della scortesia. «Non va sottaciuto – si legge ancora – l’atteggiamento tollerante delle organizzazioni sindacali anche a fronte di provvedimenti della dottoressa Garufi discutibili non solo nel merito, ma anche sotto il profilo della legittimità». Esattamente il contrario di quanto aveva invece sostenuto la ex commissaria nel corso della conferenza stampa di commiato tenuta qualche giorno prima della sua partenza. «Ho avuto delle delibere, dei documenti, a volte totalmente sgrammaticati, mi turavo il naso e li firmavo perché tutto era urgente», aveva sostenuto in quell’occasione il prefetto in pensione facendo montare ancora di più la rabbia tra gli impiegati. Che hanno replicato rimandando al mittente le accuse di scarsa capacità. «La superficialità con cui ha affrontato le problematiche del personale - dicono - evidentemente perché molto impreparata», scrivono i sindacati che tornano sulla presunta irriconoscenza della ex amministratrice. «Non ha ringraziato neanche gli agenti di polizia locale che, sebbene non rientrare nelle loro mansioni, si sono messi a disposizione per accompagnarla in aeroporto tutte le innumerevoli volte che rientrava a Roma».
Elencando una serie di provvedimenti e lavori di una certa importanza svolti durante il commissariamento Garufi, i firmatari del documento si rivolgono infine agli attuali commissari speciali, Vittorio Saladino, Luigi Scipioni e Luigi Cagnazzo, chiedendo loro un incontro per l’attivazione di un «tavolo costruttivo per la riorganizzazione della struttura amministrativa dell’ente come obiettivo prioritario di intervento».
Nazareno Dinoi
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