Vinitaly, Claudio Quarta Vignaiolo conquista la giuria di "5 Star Wines, The Book", la Guida Internazionale ai vini d’eccellenza italiani di Veronafiere e Vinitaly. Sono quattro i vini che con punteggio superiore a 90/100 entrano nella Guida 5 Star Wines, che si propone di “premiare e stimolare lo sforzo delle aziende che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti”.
In particolare, il TAURASI RISERV
L’ingresso in guida, strumento di promozione dei vini italiani sui mercati internazionali, è deciso da una giuria di esperti di altissimo valore internazionale e di specifica conoscenza geografica (Master of Wine, Master of Sommelier, Sommelier, esperti giornalisti ecc.) condotto da Ian D’Agata, direttore scientifico di Vinitaly International Academy.
“Essere riusciti ad entrare nella prestigiosa guida 5 Star Wines - commenta Claudio Quarta – è per tutti noi motivo di grande felicità e soddisfazione. Uno sprone formidabile a proseguire con altrettanta determinazione e fermezza sulla strada della identità, della qualità e della ricerca”.
Claudio Quarta Vignaiolo produce vini che ama definire “di territorio” in tre cantine che sorgono in tre areali del Sud a fortissima tradizione vitivinicola: Tenute Eméra sorge nella provincia di Taranto a Lizzano, nella zona della omonima DOP Negroamaro e del Primitivo di Manduria;sempre in Puglia a Guagnano (Lecce) si trova Cantina Moros, nelle rinomate Terre del Negroamaro; in Campania, invece, a Torrioni, provincia di Avellino, è situata Cantina Sanpaolo.
La storia enologica di Claudio Quarta ha inizio nel 2005, con la decisione di lasciare il camice e la brillante carriera di ricercatore e imprenditore farmaceutico che lo aveva portato negli Stati Uniti. Sceglie di fare il vignaiolo nel suo Sud per produrre vini che esprimono l’identità dei territori e l’essenza dei loro vitigni autoctoni. Claudio Quarta segue ogni fase della filiera produttiva, dalla vigna sino alla cantina, con grande attenzione alla sostenibilità e il ricorso alla modernità tecnologica per ritrovare l’autenticità delle uve che hanno fatto la storia dei territori dove sorgono le sue cantine.
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