All’indomani della riunione sulle sorti della Fiera Pessima avuta l’altro ieri tra la commissaria prefettizia Francesca Adelaide Garufi e i rappresentanti delle associazioni di categoria commercio e imprese manduriane, la presidente di Confimprese, Dora Bruto, chiarisce di non aver mai detto in quella occasione (come erroneamente riportato nel nostro articolo di ieri), di voler rimandare la fiera al 2019. A rendere più chiara la posizione della confederazione delle imprese è l’ex assessore Paride Toma, anche lui del direttivo Confimprese, autore di questa nota. «Le associazioni di Categoria – scrive - sono state interpellate dal Commissario Garufi solo ed esclusivamente per acquisire pareri circa l’immagine che si vuole dare alla fiera pessima e vi assicuro – prosegue - che era opinione condivisa quella di renderla quanto più rappresentativa del nostro territorio. Circa la data di settembre piuttosto che rinviarla al prossimo anno – sottolinea Toma - non spetta sicuramente alle associazioni di categoria la scelta. Io credo – aggiunge - che strumentalizzare un impegno che va solo ed elusivamente nell’interesse del nostro territorio non sia corretto. La gara per l’affidamento della Fiera è andata deserta – prosegue l’ex assessore - e di questo nessuno può attribuire colpe alle associazioni di categoria. Ieri sera – conclude Toma -, si è evidenziato il fatto che se non si vuole perdere una Fiera centenaria non si può far altro che spostarla rispettando i tempi tecnici che la legge prevede in questi casi e i tempi tecnici imporrebbero una Fiera non prima di settembre prossimo».
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2 commenti
giorgio sardelli
mer 21 febbraio 2018 03:13 rispondi a giorgio sardelliA settembre si rischia di non avere una fiera di qualità a causa delle probabili temperature alte che potrebbe rendere l'aria negli stand irrespirabile ed i prodotti gastronomici alterati, A chi conviene spostare la fiera di sei mesi? Non si può chiudere il discorso solo per i necessari tempi tecnici ma stanotte ho sognato che chi allestirà la fiera a settembre sarà sempre la solita azienda degli ultimi anni l'unica a trarre vantaggio. Se si dovesse avverare chi è che vuole questo?
lorenzo
mer 21 febbraio 2018 01:00 rispondi a lorenzoE' proprio vero l'articolo di oggi della redazione...i problemi di Manduria sono i manduriani. Quanti conoscono a Foggia, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce la fiera Pessima? E si che e' tra le più antiche della Puglia. Ma quanti la pubblicizzano e come? In tutt'Italia si conosce che il Primitivo viene da Manduria, ma quanti conoscono Manduria e l'anno visitata? Ecco dove sta il problema. Uscire dalla mentalità medioevale, andare oltre il concetto di Gran Ducato. Aprire il paese con la sua storia, arte, mare, vino e cibo a tutti. Mescolare la mentalità x evolversi. Meditare tutti dai commercianti agli agricoltori, dagli imprenditori alla politica compreso i manduriani. I love Saint Peter beach