I lavoratori della Igeco, la società che si occupa della raccolta differenziata della spazzatura a Manduria, sono di nuovo in stato di agitazione per il ritardo nel pagamento degli stipendi. Ieri mattina, lunedì 19 febbraio, in segno di protesta i netturbini hanno coperto solo parzialmente il servizio di raccolta dell’organico. Nella tarda mattinata, poi, i dipendenti iscritti alla Cgil hanno prodotto un documento indirizzato alla commissaria straordinaria del Comune di Manduria, Francesca Adelaide Garufi lamentando il disagio. «I lavoratori di Igeco – si legge nella nota firmata dal rappresentante sindacale aziendale della Cgil, Mimmo Colluto e da altri undici dipendenti – lamentano che ancora una volta la società Igeco è in ritardo con il pagamento degli stipendi dei dipendenti per i quali si era impegnata ad effettuare entro e non oltre il 15 di ogni mese come da contratto». I dipendenti Igeco fanno sapere nella lettera che oggi, mercoledì, il ritiro del porta a porta sarà effettuato a singhiozzo se nel frattempo l’impresa non avrà provveduto ad accreditare gli stipendi. La Igeco, non nuova a questi ritardi, ha sempre attribuito la responsabilità al Comune di Manduria colpevole a sua volta di altrettanti ritardi nel pagare le fatture all’impresa. Il portavoce dei netturbini, Colluto, chiede scusa ai cittadini per i disagi sopportati. La Igeco, infatti, lamenta da tempo mancati versamenti da parte del comune il cui effetto si ripercuote immancabilmente sui propri dipendenti. Nella serata di ieri l’impresa ha fatto sapere di aver provveduto ad accreditare gli stipendi ai circa trenta dipendenti che a questo punto dovrebbero sospendere lo stato di agitazione annunciato.
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