L’insegna luminosa sul corso principale di Manduria, montata in corrispondenza della farmacia H24 che la indica, non deve essere smontata. Il Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla titolare dell’esercizio che contesta l’ordinanza di demolizione emessa dal comune di Manduria che ritiene non sia in regola con la normativa urbanistica. Si chiude con una prima sconfitta dell’ente pubblico quindi il lungo braccio di ferro iniziato a settembre dello scorso anno quando dagli uffici del comune Messapico era partita la richiesta di revoca di una concessione temporanea precedentemente concessa alla proprietà della farmacia. Prima della scadenza della concessione, il responsabile del settore Urbanistica del comune aveva ordinato la rimozione della struttura motivando la decisione con la mancanza di a osta da parte della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce-Brindisi e Taranto. Era accaduto che il comune, che in precedenza aveva rilasciato regolare permesso al montaggio dell’insegna, aveva ricevuto dalla Soprintendenza una comunicazione riguardo la posizione tecnico amministrativa della struttura priva di titolo autorizzativo della stessa Soprintendenza.
La titolare della farmacia, nel presentare comunque domanda di sanatoria e rinnovo della licenza edilizia, si era opposta alla rimozione presentando un ricorso al Tar affidato all’avvocato amministrativista Ernesto Sticchi Damiani.
Nella camera di consiglio riunita l’altro ieri, i giudici della prima sezione del Tar di Lecce, Antonio Pasca presidente,?Patrizia Moro consigliere e?Mario Gabriele Perpetuini estensore, hanno deciso di accogliere la sospensiva con queste motivazioni: «Il proposto gravame appare suscettibile di accoglimento, rilevato che la proposizione di un’istanza di sanatoria, pur non comportando la radicale e definitiva inefficacia dell’ordine di demolizione, fa conseguire al provvedimento impugnato uno stato di temporanea inefficacia nelle more di una decisione, espressa o tacita, da parte dell’Amministrazione». Al termine della discussione il collegio ha quindi sospeso il provvedimento di demolizione dell’insegna fino alla definizione dell’istanza di sanatoria fissando la discussione del merito nell’udienza del 18 aprile prossimo.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Antonio
dom 14 gennaio 2018 10:22 rispondi a AntonioPurtroppo si assiste nella nostra cittradina allo spettacolo dell'insegna selvaggia: uno sconosciuto decide di aprire un esercizio commerciale e ti piazza un'insegna a volte anche impedendo il libero transito ai pedoni. Allora è il caso di guardare nei paesi limitrofi dove c'è un'ordinanza dell'amministrazione che stabilisce di inserire a domanda la propria insegna in delle bacheche comunali in diversi angoli del paese. Saranno poi gli addetti ad indicare sulla bacheca il percorso da seguire per raggiungere l'esercizio desiderato, Questo è decoro cittadino nn anarchia selvaggia.