Quest’anno tutto è stato fatto con molto anticipo; crediamo che sia la prima volta che la gara per individuare il gestore della Fiera Pessima sia stata fatta ad agosto. Così deve essere o meglio così avrebbe dovuto essere anche per il passato. Peccato però che le solite anomalie siano rimaste; peccato che non si sia voluto modificare un capitolato d’appalto che fa acqua da tutte le parti. Ogni anno si parla di modifiche, ma poi lo si lascia cosi come è: chissà perché? La gara con il capitolato che c’è non si può fare. C’è un inghippo nel capitolato: le migliorie. Noi abbiamo sempre detto che la previsione delle migliorie serve a stravolgere il tutto ed a favorire la ditta aggiudicataria, che con questo sistema recupera, se non addirittura va oltre, i ribassi fatti per aggiudicarsi la vittoria. Nei prossimi articoli spiegheremo nei dettagli come funziona questo perverso meccanismo. Lo faremo in questi giorni, prima che si riunisca la commissione di gara. Le offerte delle ditte partecipanti sono arrivate: poche ditte, tre: una calabrese, una barese (almeno tenendo presenti le sedi legali) e poi la solita, la Ditta di Avellino, che ormai è di casa a Manduria. Proprio ieri è stata nominata la prima commissione, quella monocratica, cioè quella composta solamente dal dirigente, assistito da due testimoni (la dottoressa Andriani, che fa anche da segretaria verbalizzante, e dalla ragioniera Valeria Maiorano). Questa commissione, in seduta pubblica, valuterà solo la certificazione amministrativa richiesta alle imprese, ma non entrerà nel merito del progetto, né valuterà l’offerta economica. A far questo sarà nominata un’altra commissione, che sicuramente finirà con l’essere presieduta dal segretario generale. E proprio a lui ci rivolgiamo anche per questa gara invitandolo a domandarne l’anamento, perché bisogna togliere dal capitolato le “Migliorie”. Il tempo c’è. La commissione monocratica si riunirà il 12 settembre, mentre l’altra commissione dovrà essere individuata.
Enzo Caprino
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