Il corso di ‘Viticoltura ed Enologia’ dell’Università del Salento, di nuova apertura, si consacra come cardine nel settore della formazione per la gestione delle imprese vitivinicole salentine, pugliesi e non solo, proiettandosi a divenire punto di riferimento universitario per la ricerca nelle scienze agrarie. Le ultime elezioni studentesche tenutesi tra martedì 22 e mercoledì 23 maggio, di nuovo corso per i futuri enologi, hanno visto l’elezione del nuovo organico studenti alle cariche amministrative e consultative dell’ateneo; senato accademico e cda, dei dipartimenti, dei consigli didattici e cds.
Sono stati due giovani in gamba a rappresentare il corso enologico: il manduriano Tarentini Giulio classe ‘91 e il mesagnese Saracino Marco classe ‘95 che hanno conquistato ogni carica spettante da loro candidatura con quello che si può definire quasi un emplein di consensi all’interno del corso, riuscendo a portare, capitanati da un altro giovane manduriano Agnusdei Giulio Paolo (riconfermato alla massima carica nel consiglio d’amministrazione dell’ateneo), l’associazione universitaria “Focus studenti” ad un importante risultato in ottica del prossimo biennio di lavoro. Eletti al consiglio didattico e di Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, a traguardo raggiunto, le dichiarazioni sono state di ringraziamento nei confronti dei sostenitori e dell’associazione “Più grande soddisfazione non c’è stata fin ora pari a quella di aver visto concretizzare realtà vera la fiducia, la stima, il rispetto e le congratulazioni riposteci da ogni singola persona che ha creduto in noi. Abbiamo lavorato bene a detta di chi ha voluto preferirci, e questo ci ha proiettati ad essere stati, spero, di grandissimo aiuto a tutta l’associazione, ancor più al presidente e riconfermato CDA Giulio Agnusdei e soprattutto a tutti coloro che hanno sentito e sentiranno l’importanza del nostro operato in futuro. Da questo momento in poi si lavorerà per il polo scientifico, biologico ed enologico nell’interesse dell’interdisciplinarità come proposito di bene comune”. Un importante risultato anche in ottica territoriale vista la peculiarità del distretto Manduriano e la centralità di quello Mesagnese con il settore vitivinicolo.
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