Che un materiale freddo come il cemento potesse esprimere poesia, nessuno l’avrebbe mai detto. Eppure basta osservare dal vivo le opere scultoree dell’artista Pietro Guida per ricredersi. Le sue opere, figure umane e mitologiche, molte delle quali in grandezza naturale, realizzate in cemento e gesso, saranno esposte dal 21 luglio al 31 ottobre a Manduria nel Chiostro del palazzo delle Servite, con una mostra dal titolo “L’emozione del cemento”. Paradossalmente conosciuto in tutta Italia e nel mondo e sconosciuto dai suoi stessi concittadini, finalmente grazie all’impegno del Gal Terre del Primitivo anche a Manduria si potranno ammirare dal vivo le opere di un grande scultore del ‘900 ancora oggi in piena attività artistica. «Avevo perso ogni speranza di esporre le mie opere nella mia città - ha dichiarato il maestro durante la conferenza stampa - non c’è mai stata molta attenzione per l’arte e la cultura da parte delle passate amministrazioni e oggi se questo sogno si è realizza è solo merito del Gal e di tutto il suo staff».
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Originario di Napoli e manduriano di adozione da oltre sessant’anni, 96 anni, lucido e vivace, intellettualmente da far invidia a chiunque, umile, ironico, schietto e tanto da raccontare e insegnare. E quando è in silenzio a parlare sono le sue opere. Nelle sue forme è ricorrente il tema mitologico, inevitabile quindi la domanda: se potesse rivolgere una richiesta alla dea Afrodite quale delle opere qui esposte chiederebbe di renderla una creatura umana e perché? «Non sono Pigmalione, ma se mi fosse concesso porre una richiesta simile, credo che ne sceglierei più di una, “Il bacio” per spontaneitàe naturalezza che sono riuscito a dargli senza renderla una posa troppo studiata e poco naturale epoi anche la coppia che balla il tango e l’equilibrista. Il professor Guida ci ha anche rivelato che molte delle mie statue rappresentano ciò che nella vita non è riuscito a fare come ballare il tango, ad esempio.
La mostra sarà visitabile sino al 28 ottobre, ad ingresso gratuito (apertura dalle 10 alle 13 e dalle 18.30 alle 20.30; per fine settimana, festivi e visite guidate telefonare allo 099.9737871). «Come GAL Terre del Primitivo – ha detto il presidente del Gal, Dario Daggiano - abbiamo scelto di rendere omaggio a un uomo di altissimo spessore, offrendo un elemento di indubbia attrattività a coloro che, in questi mesi, affolleranno il nostro territorio».Oltre al presidente Dario Daggiano, erano presenti alla conferenza stampa la direttrice del Gal, Rita Mazzolani, e l’assessore alla Cultura Mimmo Lariccia.
Katja Zaccheo
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