Giovedì, 18 Aprile 2024

Cronaca

Fermato e condotto in caserma, l’automobilista ammetteva le proprie responsabilità raccontando di essersi fermato e di essersene andato in preda al panico non prima di avere invitato una automobilista di passaggio a chiamare...

Ai domiciliari il pirata della strada che ha confessato. "Ho avuto paura". Tutti i particolari

La macchina che ha investito e ucciso l La macchina che ha investito e ucciso l'anziano ciclista | © La Voce

E’ di Torre Santa Susanna ed ha 37 anni il presunto pirata della strada che la sera del 31 luglio, martedì, ha investito con la sua Toyota Rav4 l’ottantaseienne manduriano Leonardo Montanaro mentre con la sua bicicletta percorreva la Manduria San Cosimo alla Macchia. I carabinieri della compagnia di Manduria, al termine di una rapidissima indagine, lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Secondo la ricostruzione dei militari della compagnia messapica che hanno proceduto ai rilievi del sinistro rinvenendo sul posto alcuni pezzi di specchio retrovisore e di paraurti, verso le ore 19di martedì un’autovettura di colore grigio scuro, mentre percorreva la provinciale 98, con direzione di marcia Santuario di San Cosimo – Manduria, investiva l’anziano che, a bordo della propria bicicletta, procedeva lungo il margine destro della carreggiata, nella stessa direzione di marcia dell’auto investitrice. Il conducente del veicolo, subito dopo il sinistro, si rendeva irreperibile, mentre l’anziano, soccorso da personale del 118 allertato da una automobilista in transito, decedeva durante il trasporto in Ospedale.

I Carabinieri, immediatamente intervenuti sul posto, durante il sopralluogo repertavano, in dettaglio, un pezzo del paraurti anteriore e dello specchietto retrovisore destro, dall’esame dei quali riuscivano ad accertare che l’autovettura coinvolta nell’incidente e quindi da ricercare era una Toyota Rav4 di colore grigio scuro.

Durante le indagini finalizzate al rintraccio dell’auto ed all’identificazione del conducente, venivano monitorate le autocarrozzerie della zona, le rivendite di pezzi di ricambio e gli autodemolitori, cercando anche di censire i proprietari di veicoli di quel modello e colore residenti a Manduria e nei centri delle province di Taranto e Brindisi, non tralasciando di visionare le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti lungo le arterie stradali ritenute possibili itinerari di fuga percorsi dall’autovettura ricercata.

In tale contesto, i militari dell’Arma della compagnia di Manduria, ritornati sul luogo dell’investimento per raccogliere ulteriori elementi utili alla ricostruzione dell’evento, notavano transitare un autoveicolo corrispondente a quello da ricercare, visibilmente incidentato: in particolare con paraurti ammaccato e privo di modanatura in plastica del passo ruota; faro destro rotto, parafango destro ammaccato, fendinebbia destro mancante, specchio laterale destro mancante con relativa staffa di fissaggio al veicolo divelta, copriruota sottoscocca destro danneggiato. I danni alla carrozzeria venivano subito ritenuti del tutto compatibili con quelli che si ipotizzava dovesse avere il mezzo investitore, in base ai pezzi di carrozzeria rinvenuti sul posto.

Fermato e condotto in caserma, l’automobilista ammetteva le proprie responsabilità raccontando di essersi fermato e di essersene andato in preda al panico non prima di avere invitato una automobilista di passaggio a chiamare i soccorsi.

Il trentasettenne è stato dichiarato agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

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2 commenti

  • Daniele
    ven 3 agosto 2018 12:14 rispondi a Daniele

    Riposa in pace Narduccio, sei sempre stato un grande lavoratore, uomo forte, rispettoso. Maestro di altri tempi.

  • sergio di sipio
    gio 2 agosto 2018 02:47 rispondi a sergio di sipio

    Complimenti ai Carabinieri di Manduria che in brevissimo tempo hanno arrestato l'omicida di Leonardo Montanaro. Sia il suo nome che il cognome fanno pensare ad un lavoratore ingegnoso. Il mio sincero cordoglio alla famiglia.

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