La Corte di Cassazione ha anato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Taranto che confermava la detenzione cautelare in carcere di un ventenne manduriano accusato di aver preso parte ad una tentata rapina ad una tabaccheria di Manduria avvenuta lo scorso 23 gennaio. Il giovane pregiudicato, armato di pistola ed insieme ad un complice, entrambi con il volto coperto da una maschera di plastica, verso le 17,30, avrebbe fatto irruzione nella tabaccheria con l’intento di rapinarla ma la pronta reazione del titolare e di un cliente presente nel negozio fece fallire il colpo costringendo i due a fuggire. Raccolta la denuncia del tabaccaio, i polizotti del commissariato di Manduria indirizzarono i sospetti sul ventenne nel cui appartamento fu trovato un giubbino simile a quello indossato da uno dei due rapinatori. Fu sufficiente per questo per fermare il giovane.
Il fermo non fu convalidato dal gip che comunque sottopose il giovane alla misura cautelare del carcere. Presentata istanza di riesame da parte dell’avvocato difensore Pier Luigi Parlatano, la stessa fu rigettata dal Tribunale del Riesame di Taranto e il giovane rimase in carcere dove è tuttora. L’ordinanza del Riesame fu prontamente impugnata davanti alla suprema Corte di cassazione che ieri ha accolto il ricorso rinviando al Tribunale del Riesame, in diversa composizione per una nuova decisione. A breve il Riesame di Taranto dovrà rivedere la posizione del giovane che potrebbe lasciare il carcere.
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