Quattro anni per Michele Misseri che deve rispondere di calunnia e il minimo della pena prevista, un anno, per i due suoi coimputati, la giornalista Ilaria Cavo e l’avvocato, Fabrizio Gallo che rispondono di diffamazione. Sono state queste le richieste di condanna formulate ieri dalla pubblica accusa, affidata al pubblico ministero Mariano Buccoliero, nel processo che vede come principale imputato lo zio di Sarah Scazzi, già rinchiuso nel carcere di Lecce dove sta scontando otto anni per la soppressione del corpo della nipote. Il contadino di Avetrana è finito sotto processo per aver accusato il suo ex avvocato, Daniele Galoppa e la criminologa Roberta Bruzzone, di averlo entrambi costretto ad accusare la figlia Sabrina Misseri dell’uccisione della cugina Sarah, delitto di cui in un primo momento si era addossato ogni colpa.
Gli altri due imputati, l’ex giornalista, ora assessora della Regione Liguria e il penalista romano, già difensore per un breve periodo di Misseri, avrebbero messo in dubbio la correttezza dei due professionisti avallando la tesi secondo cui Misseri sarebbe stato effettivamente indotto ad alterare la verità dei fatti. A querelare tutti erano stati Bruzzone e Galoppa, ora parte lese nel processo, i quali hanno già anticipato di voler intentare un’azione risarcitoria in sede civile. La nota criminologa era stata nominata consulente di parte di Michele Misseri e aveva supportato l’attività dell’avvocato Galoppa, sino a quando entrambi non avevano preso le distanze da Misseri. Il giudice del Tribunale di Taranto dove si svolge il processo, Elvia Di Roma, ha fissato la prossima udienza per il 3 ottobre.
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