Incidente mortale questa mattina all’Ilva, nel reparto Ima4 del quarto sporgente. A perdere la vita un operaio di 28 anni che lavorava per una ditta dell’appalto, la Ferplast. Il giovane stava effettuando un cambio di fune ad una gru quando è stato colpito alla schiena da un cavo di acciaio. Le sue condizioni sono parse subito gravissime: è morto poco dopo. Sul posto agenti della polizia e dello Spesal.
I sindacati del siderurgico di Taranto hanno già indetto uno sciopero dalle 11.00 alle 16.00 di domani. Le motivazioni, come si legge in un comunicato stampa, oltre alla denuncia delle precarie condizioni di sicurezza dei lavoratori, riguardano «una serie di mancanze organizzative, assenza di investimenti e manutenzioni più volte denunciati». Con la proclamazione dello sciopero, le organizzazioni sindacali «ritengono non più rinviabile una seria discussione sull’intero sistema degli appalti che vengono ancor più aggravate dallo stallo della trattativa ILVA», con obiettivo principale la stesura di un vero e proprio codice degli appalti che possa regolare la modalità di concessione dei lavori alle aziende esterne all’interno del siderurgico tarantino. Destinatario ultimo delle richieste dei sindacati è il Prefetto di Taranto, al quale chiedono «una celere convocazione per rappresentare la grave e oramai non più sostenibile situazione».
«L’area – spiega Ilva in un comunicato nel quale esprime "cordoglio" per il decesso dell’operaio – è attualmente non operativa e occupata solamente dalla ditta esterna che ha in corso la manutenzione dell’area stessa. La gru era ferma da due giorni per attività di manutenzione».
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