Sabato, 20 Aprile 2024

Cronaca

Con due distinte sentenze dal contenuto ampiamente assolutorio emesse dal Tribunale ionico, si è chiusa la vicenda giudiziaria che ha visto protagonisti, con altri indagati, i due imprenditori manduriani...

Il tribunale assolve Daversa

Giustizia Giustizia | © Google

Con due distinte sentenze dal contenuto ampiamente assolutorio emesse dal Tribunale ionico, si è chiusa la vicenda giudiziaria che ha visto protagonisti, con altri indagati, i due imprenditori manduriani, Leonardo Salvatore Daversa e Antonio Del Pozzo, rispettivamente amministratore e responsabile della Daversa Automobili srl. Entrambi i procedimenti a carico degli imputati, così come di altri sedici, a vario titolo, avevano preso le mosse da una verifica fiscale nel lontano 2007, secondo cui si profilavano comportamenti illeciti rilevanti penalmente nel campo della commercializzazione nazionale ed internazionale di autovetture.

Secondo gli accertamenti eseguiti dall’Agenzia delle Entrate riversati di seguito nelle indagini giudiziarie e sfociate poi nelle pesanti incriminazioni, si erano profilate varie condotte da parte dei responsabili delle aziende per conseguire l’evasione delle imposte sul reddito, l’Iva e l’Irap.

A seguito del dibattimento reso in giudizio, le accuse nei loro confronti sono cadute grazie anche alla consulenza tecnica disposta dal Tribunale giudicante dove emergeva che gli acquisti di auto da parte della Daversa srl erano stati pagati con bonifici bancari o con assegni circolari e bancari intestati alle società emittenti le relative fatture.

A convincere i giudici è stata la pacifica esistenza delle fatture relative alle forniture, nonché l’avvenuto pagamento di tali forniture agli stessi fornitori.

In virtù di quest’ultima sentenza, la magistratura ha così anche disposto l’immediata chiusura di qualsiasi azione penale rivolta agli amministratori delle società.

I due imprenditori assolti hanno affidato la loro difesa all’avvocato Paolo De Cataldo, che per volontà dei suoi assistiti valuterà la tutela dei due imprenditori per i danni economici e, soprattutto, per le ripercussioni negative alla reputazione e all’onore subiti.

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