Il settore del Primitivo di Manduria diventa ancora obiettivo dei ladri. L’altro ieri sera è toccato alla cantina «Cantore di Castelforte» fare i conti con i banditi che si sono introdotti nello stabilimento della città Messapica infrangendo una porta a vetri. È successo intorno alle ore 20,30 poco dopo la chiusura dello stabilimento situato sulla circumvallazione proprio di fronte all’ex tribunale. Fortunatamente l’allarme collegato con l’istituto di vigilanza Folgore 2 ha impedito che il colpo riuscisse in pieno. Infatti i malviventi, messi in fuga dall’arrivo tempestivo dei vigilanti, sono riusciti ad appropriarsi solo del denaro contenuto nella cassa della vendita al dettaglio. Il bottino, secondo una prima stima, si aggira intorno ai seicento euro, molto meno di quanto avrebbero potuto portare via se non fossero intervenute le guardia giurate. Tutta l’azione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della cantina. Con l’uso di un attrezzo, molto probabilmente un grosso martello, i ladri hanno sfondato un vetro della porta d’ingresso riuscendo ad aprirla e ad introdursi all’interno. L’intrusione ha fatto scattare l’allarme collegato con la centrale operativa della «Folgore» che ha inviato sul posto una pattuglia allertando contemporaneamente la polizia. Il primo ad arrivare è stato l’equipaggio della vigilanza che, con le cautele del caso, prendendo visione dei segni evidenti dell’effrazione, si è introdotto nella struttura trovandola vuota e con i segni evidenti della visita dei ladri i quali, poco prima, molto probabilmente in due o tre, si erano allontanati precipitosamente scavalcando una recinzione sul retro che si affaccia sui binari della ferrovia Sud Est.
Subito dopo sono arrivati gli agenti di polizia del commissariato di Manduria che hanno avviato le prime indagini. Avvisati dall’istituto di vigilanza, nello stabilimento si sono presentati anche i proprietari che hanno dato accesso al sistema di sorveglianza video le cui registrazioni sono state acquisite dagli investigatori.
Dalle tracce lasciate dai rapinatori, è stato possibile ricostruire la loro via di fuga attraverso la ferrovia. La polizia ha percorso l’ipotetico tragitto alla ricerca di sistemi di videosorveglianza privati che saranno sequestrati e visionati. Molto utili saranno anche le telecamere della rete pubblica particolarmente fitta in quella zona proprio per la presenza dell’ex palazzo di giustizia, della stazione Sud Est e della circumvallazione manduriana dove hanno sede numerose attività commerciali e imprese di vari settori.
A marzo di quest’anno un altro «tempio» del Primitivo fu preso di mira dai malfattori. In piena notte sfondarono il muro di cinta e s'introdussero nell’azienda vinicola «Felline», dell’imprenditore Gregory Perrucci, facendo razzia di attrezzature e macchinari agricoli.
Nazareno Dinoi
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