La Procura della Repubblica di Lecce ha chiuso le indagini sul caso della giovane manduriana che nel 2015 denunciò di essere stata stuprata da tre uomini della provincia di Lecce che ieri hanno ricevuto gli avvisi di garanzia per l’accusa di violenza sessuale di gruppo e furto in concorso.
Le accuse sono contestate a C.G., 30enne di Galatone; P.N., 26 anni, di Gallipoli e M.D., 21enne, residente a Lequile. I fatti sui quali ha indagato la squadra mobile di Lecce su delega del pm Maria Vallefuoco, risalgono all’undici novembre del 2015. Quel giorno la giovane manduriana si recò in compagnia di un’amica al pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce raccontando di essere stata violentata da tre uomini. Alla polizia la giovane disse di essersi recata a Novoli per sostenere un colloquio di lavoro e una prova di attività di volantinaggio per conto di un’agenzia leccese. Dopo aver trascorso metà giornata in una località tra Novoli e Villa Convento, i tre tutor, secondo il racconto della manduriana, si erano offerti di accompagnarla alla stazione ferroviaria di Lecce. Durante il tragitto, ha raccontato la donna, l’auto avrebbe deviato imboccando una strada di campagna alla periferia di Novoli dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale da parte di uno solo dei tre uomini mentre gli altri due avrebbero assistito senza opporsi. All’arrivo in stazione la presunta vittima chiamò un’amica chiedendole aiuto.
Ai medici del reparto di ginecologia del Fazzi la 21enne raccontò in evidente stato confusionale di essere stata violentata ma anche di aver subito la rapina dei soldi che aveva con sé.
A due anni di distanza ieri la Procura leccese ha chiuso il fascicolo d’indagine. I tre presunti stupratori sono difesi dagli avvocati Luigi Corvaglia e Stefano Bortone. La giovane di Manduria la assiste invece l’avvocatessa Angelica Angelini.Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
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