E’ atteso per oggi il verdetto del Tribunale del riesame che dovrà decidere sulla richiesta di abbandono del carcere o dei domiciliari per Antonio Minò e Giuseppe Margheriti, rispettivamente sindaco di Avetrana e Erchie; Nicola Dimonopoli, ex consigliere comunale di Manduria, Pietro Pedone, imprenditore manduriano, i manduriani Vito Mazza e Luciano Carpentiere e per Giorgio Pitardi, di Melpignano, Lecce. Al termine dell’udienza di ieri la corte del Riesame di lecce presieduta dal giudice Piccinno si è riservata la decisione la cui formulazione non potrà superare la giornata di domani.
Ieri in aula si sono presentati solo Antonio Minò e Pietro Pedone mentre tuti gli altri hanno preferito non seguire l’udienza. Il sindaco di Avetrana è apparso marcatamente dimagrito ed è scoppiato più volte in lacrime. Molto provato anche l’imprenditore Pedone.
Gli indagati coinvolti nell’inchiesta delal Direzione distrettuale antimafia di Lecce, sonoritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di associazione di tipo mafioso, voto di scambio, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il collegio difensivo di ieri era composto dagli avvocati Armando Pasanisi, Franz Pesare, Lorenzo Bullo, Nicola Marseglia, Fabrizio Lamanna e Michele Iaia. Dopodomani, 28 luglio, è prevista l'udienza di riesame per altri indagati in carcere e ai domiciliari.
N.D.
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