Con la solita motivazione di dovere evitare “la paralisi e/o danni economici all’ente”, la commissione straordinaria del Comune i Manduria ha prorogato per un altro mese i due dirigenti incaricati, l’avvocato Enzo Dinoi e l’ingegnere Emanuele Orlando. Quest’ultimo per il settore tecnico, il primo per tutto il resto. Con la stessa ordinanza è stata anche confermato l’incarico al segretario generale, Graziano Iurlaro, di adottare provvedimenti specifici già istruiti da altri responsabili di area. Tale decisone da un lato assicura il funzionamento della macchina amministrativa, ma dall’altro non tranquillizza chi, già in precedenza e in più occasioni, ha sollevato dubbi circa la loro regolarità o opportunità. Sulla non opportunità si sono già espressi l’ex consigliere comunale Arcangelo Durante e il movimento civico “Manduria Noscia”. Entrambi inascoltati, tutti e due hanno detto di non vedere giusto riconfermare le stesse figure apicali al comando di una macchina amministrativa che secondo la magistratura e il ministero è stata condizionata dalla mafia.
Sulla dubbia regolarità ci sono invece alcune interpretazioni di legge, anche queste fatte emergere senza provocare da parte dei protagonisti i dovuti chiarimenti normativi, secondo cui il comune di Manduria non può affidare incarichi esterni senza procedure di evidenza pubblica, come è stato fatto con l’ingegnere Orlando, così come non potrebbe addossare troppi incarichi sulla stessa persona, l’avvocato Dinoi in questo caso, sulle cui spalle pesa l’intera attività degli uffici ad eccezione di quelli tecnici. Creando quindi una figura con troppi poteri, alcuni in conflitto tra loro dovendosi comunque preoccupare del suo ruolo istituzionale che è quello di comandante della polizia urbana, in contrasto con le normative anticorruzione. A sollevare quest’ultimo aspetto è stato il leader di Manduria Noscia, Mimmo Breccia che ha rispolverato, in un recente documento, l’orientamento dell’Anac (numero 19 del 10 giugno 2015), secondo il quale «Sussiste un’ipotesi di conflitto di interesse, anche potenziale, nel caso in cui al Comandante/Responsabile della Polizia locale, indipendentemente dalla configurazione organizzativa della medesima, sia affidata la responsabilità di uffici con competenze gestionali, in relazione alle quali compie anche attività di vigilanza e controllo».
Nazareno Dinoi
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