L’Ufficio urbanistica del Comune di Manduria ha rilasciato la concessione demaniale per un nuovo stabilimento balneare a San Pietro in Bevagna, il terzo per ora lungo la costa Messapica. Il mega-lido di proprietà della società «Bevagna» amministrata da Giovanni D’Alessandro di Conversano, provincia di Bari, occuperà la spiaggia antistante l’ex Hotel Rivamare per una superficie di 2.546 metri quadrati di cui 136 come area coperta da impianti di facile rimozione, con divieto assoluto di costruire opere stabili. Il progetto redatto dal geometra Maurizio Buccolieri di Manduria, prevede, oltre alle attrezzature da adibire a stabilimento balneare (ombrelloni, passerelle, pedane e così via), la posa di bar, ristorante con zona ombreggiante, spogliatoio e bagni per il personale, servizi igienici, docce, spogliatoio, locale di primo soccorso per il quale è necessario il preventivo permesso di costruire.
La proprietà dovrà versare all’erario, per l’utilizzo dell’arenile demaniale, un canone complessivo di circa diecimila euro, oltre all’imposta regionale aggiuntiva di altri duemila e cinquecento euro e al Comune di Manduria per il 75% dell’imposta. Tale concessione avrà durata sino al 31 dicembre del 2020. L’intero lido ha un carattere stagionale e dovrà essere smontato secondo i termini previsti annualmente dalla Regione Puglia. Il contratto in questione che porta la firma dell’ingegnere comunale Emanuele orlando, dirigente dell’area tecnica e urbanistica, regola inoltre i doveri del concessionario nel garantire il libero accesso ai disabili e, dai lati esterni dello stabilimento anche ai bagnanti.
L’atto è stato già registrato all’Agenzia delle Entrate, ufficio di Taranto, in data 8 maggio 2018.
Nazareno Dinoi
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10 commenti
Cosimo
sab 16 giugno 2018 04:59 rispondi a CosimoSarebbe stato molto interessante se il Comune avesse creato uno stabilimento suo, avrebbe creato molti posti di lavoro ma pensare queste risorse e'ben lontano dalla ns Amministrazione; peccato che siano solamente iniziative dei privati. Manduria povera di idee.
rossi andrea
lun 14 maggio 2018 04:58 rispondi a rossi andreaLo stabilimento balneare ha necessità di fornire anche acqua potabile e fogna cosa impossibile alle Marine di Manduria.Quando avremo questi servizi primari le cose cambieranno. Il lavoro non mancherà più a nessuno perché arriveranno i nuovi acquirenti di case e con loro la necessità di avere manutenzione continua. Svegliatevi dal fare un catz al bar a bere birra.
lorenzo
lun 14 maggio 2018 10:29 rispondi a lorenzoA Rivamare l'acquedotto c' è da anni, non è un caso che hanno fatto la domanda di concessione proprio li.
Ale
ven 11 maggio 2018 01:39 rispondi a AleQuanto vorrei sapere se un povero discraziato come me presentondo domanda per aprire uno stabilimento balneare quante possibilita avrei di riuscirci
lorenzo
ven 11 maggio 2018 06:21 rispondi a lorenzoPenso che rispettando le leggi e usufruendo di fondi europei o regionali, unitamente a qualcuno insieme a te un tentativo lo potresti fare. Ma se guardi gli altri e ti lamenti non potrai mai saperlo.
serena
mer 20 giugno 2018 12:41 rispondi a serenaGiusto Lorenzo...qui sono tutti abituati a lamentarsi e a criticare gli altri... l'invidia a manduria è di casa.
nic
ven 25 maggio 2018 06:28 rispondi a nicma l'area parcheggi prevista per la concessione di questa tipologia di apprestamenti dove sarà?
Domenico
ven 11 maggio 2018 10:10 rispondi a DomenicoPeccato. La spiaggia dovrebbe essere libera per tutti. La spiaggia non puo essere privata. https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/tra-ombrelloni-sdraio-e-boss-italia-in-spiaggia-con-le-mafie/ https://www.youtube.com/watch?v=jWD7VXoYPZo
lorenzo
gio 10 maggio 2018 11:54 rispondi a lorenzoBene. Però mai un'iniziativa locale, manduriana. Una cooperativa di giovani o di disoccupati. Mai un accesso ai fondi regionali o europei. O uno stabilimento comunale con posti di lavoro stagionali. Poi magari x invidia andiamo a cercare il pelo nell'uovo x farli chiudere.
Simone
ven 15 giugno 2018 02:34 rispondi a SimoneConcordo con lei Lorenzo. Ho notato che Il manduria medio tende a lamentarsi in qualunque circostanza senza, però, proporre mai alternative valide o facendo qualcosa di concretamente valido.