Ora che le origini Messapiche di uno dei De Filippo sono certe, sarebbe interessante, per Manduria e la sua storia, conoscerne le discendenze. Scoprendo, magari, il ramo dei Calò a cui è appartenuta Addolorata, la giovane manduriana che fece innamorare e lei stessa s’innamorò dell’attore girovago di Squinzano dalla cui unione nacque Adele Carloni, moglie di Peppino De Filippo.
Il cognome Calò è ancora molto diffuso a Manduria e per numero viene al secondo posto dopo i Dinoi e Di Noi. Attualmente all’anagrafe manduriana esistono circa 360 persone con cognome Calò. Dalla mappa dei cognomi italiani, emerge una origine salentina del cognome Calò con una maggiore concentrazione tra Lecce e Gallipoli ma anche Manduria e l’alto Salento più in generale. A livello nazionale, invece, i Calò sono presenti in 88 comuni. Le famiglie più conosciute, almeno nella storia recente, tra quelle i cui componenti hanno ricoperto ruoli pubblici a Manduria, sono i Calò dell’ex sindaco di Manduria (Antonio), oppure l’ex consigliera comunale, l’avvocatessa Maria Calò. Molto conosciuti anche i Calò imprenditori del commercio, pionieri dei locali pubblici e tabaccheria a San Pietro in Bevagna (l’attuale Franco Calò ancora in attività anche nella ristorazione).
Circa la presunta origine ebraica della nonna di Luigi De Filippo, anche questo potrebbe aiutare la ricerca. Invitiamo quindi i Calò manduriani a scavare nel proprio albero genealogico, oppure di chi ha ricordi o documenti utili a dare continuità storica alla capostipite di un rampo della leggendaria stirpe De Filippo.
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