Gli uffici comunali stanno lavorando alacremente per trovare una soluzione che non faccia saltare questa edizione della Fiera Pessima ma che al limite la sposti di alcune settimane rispetto al tradizionale periodo. Niente di ufficiale ancora ma a quanto pare la manifestazione potrebbe svolgersi ad aprile, molto probabilmente dopo il periodo pasquale. La strada che sta percorrendo il dirigente del settore, Aldo Marino, prevede una procedura negoziata accelerata che permetta di accorciare enormemente i tempi di una gara normale. Per fare questo, però, bisogna diminuire il prezzo a base d’asta che deve rientrare nella soglia di circa duecentomila euro. Sarà quindi ridotta la superfice delle coperture e la gara varrà per una sola annualità e non per due come prevede il vecchio disciplinare.
Raggiunto questo, il comune pubblicherà un avviso pubblico urgente a cui le ditte interessate dovranno presentare entro cinque giorni la propria disponibilità a partecipare. A costoro, poi, saranno concessi non meno di quindici giorni di tempo per presentare la loro migliore offerta che sarà vagliata da una commissione (forse la stessa che ha seguito la precedente gara andata in fumo per l’incredibile svista dell’unica ditta ammessa). Un altro orientamento che dovrebbe essere rispettato è quello che riguarda le ditte da invitare. Dalla lista dovrebbero essere escluse tutte quelle che hanno partecipato alle ultime due annualità fieristiche. Bisognerà poi dare il tempo alla ditta di allestire la fiera e fare i contratti con gli espositori. Settimana pasquale compresa, l’appuntamento si potrebbe tenere nella prima quindicina di aprile.
N.Dinoi
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10 commenti
Antonio Daggiano
mar 27 febbraio 2018 02:01 rispondi a Antonio DaggianoMa perche questa questa procedura cosI accelerata non e stata usata prima? Da quando si e chiusa e conclusa la precedente fiera?
lorenzo
mar 13 febbraio 2018 07:01 rispondi a lorenzoDai quest'anno tra antimafia e politica locale da terzo mondo e' meglio farla anche se non perfetta e forse sarà l'edizione con meno compromissioni. San Gregorio appunto perché Santo capira'.
giorgio sardelli
mar 13 febbraio 2018 04:35 rispondi a giorgio sardelliSono in sintonia con Raimondo Turco,perchè minimizzare la fiera? se proprio c'è volontà di farla con il rinvio poco interessa ormai se si rinvia di due o di quattro settimane ma si dovrebbe fare in tutto il suo valore come sempre è stato, Manduria e i Manduriani non possono e non devono rimanere schiavi di una amministrazione non attenta........... Volevo precisare che si leggono due commenti simili sono stati scritti il primo alle 12 e l'altro alle 16 perchè la redazione non aveva ancora pubblicato il primo
giorgio sardelli
mar 13 febbraio 2018 03:37 rispondi a giorgio sardelliA tanto siamo riusciti ad arrivare o ci hanno fatto arrivare gli amministratori usciti a settembre, si loro e non di nessun altro le colpe se a Manduria si è arrivati a tanto. si è arrivati al punto di fare rigirare San Gregorio nella tomba dopo secoli di ricorrenza della pessima fatta per onorare l'anniversario della morte di San Gregorio (12-3-604) e nominato Protettore di Manduria dopo che salvò Manduria dalla peste che devastò il paese da marzo a settembre ed è il motivo delle due date per i festeggiamenti il 12 marzo quella civile il 3 settembre la religiosa, ora la gente si è dimenticata di San Gregorio e si è dimenticata di Manduria mettendo avanti a tutto altre priorità
Raimondo Turco
mar 13 febbraio 2018 03:08 rispondi a Raimondo TurcoMa perchè ridurre la storica Fiera Pessima ad un mercato settimanale? Perchè cambiare il disciplinare? La gara con "procedura negoziata", di cui si parla, non è altro che la vecchia "trattativa privata" che può essere benissimo essere effettuata sia come si sta ipotizzando (riducendo l'importo entro i limiti consentiti) che con il disciplinare della gara andata deserta come lo stabilisce l'art. 63 del codice degli appalti. Basta non cambiare il disciplinare. Perchè? Forse ci sono motivi che non si conoscono? Il rinvio, credo comunque che sia necessario.
Alessandro
mar 13 febbraio 2018 01:15 rispondi a AlessandroSi dai meglio ad aprile che cancellare una storia ultra centenaria... Unica pecca però le dimensioni andiamo sempre con un passo in dietro rispetto alla tendenza di altre realtà speriamo bene... Manduria nel cuore
giorgio sardelli
mar 13 febbraio 2018 12:18 rispondi a giorgio sardelliHa tanto ci hanno fatto arrivare i nostri politici, col rischio di non fare la Fiera Pessima, tradizione che puntualmente si ripete dal 8 marzo al 12 marzo da quasi tre secoli,cosa direbbe San Gregorio vedendosi non celebrare la data della sua morte? (12-03-604) e soprattutto dopo aver salvato Manduria dalla Peste? con inizio a marzo e cessata a settembre che i Manduriani invocavano San Gregorio a fare loro la grazia......................già non è più la stessa cosa ammesso che si faccia ad aprile....
lorenzo
mar 13 febbraio 2018 09:37 rispondi a lorenzoMeglio ad Aprile che non farla. Ottimismo dai
LEONARDO FANULI
mar 13 febbraio 2018 06:13 rispondi a LEONARDO FANULIsiamo veramente caduti in basso penso che peggio di così non si può andare a Manduria servirebbe una vera rivoluzione ,invece noi manduriani sembra che stiamo tutti in letargo ,come si può perdere anche questa tradizione per l'incompetenza dei nostri politici e dirigenti pagati profumatamente le città che funzionano non appena finisce una manifestazione il giorno dopo stanno lavorando per la prossima .E così succede anche per il periodo estivo se non arriva agosto non si sa che manifestazione si fanno . Tanti anni fa la proloco per rilanciare la fiera si affitto una tenda da circo e fu da quel' anno che si comincio a fare la fiera con dei stend coperti ma di questo nessuno se ne ricorda .SONO VERAMENTE NAUSIATO DI TUTTO QUELLO CHE A MANDURIA NON SUCCEDE GRAZIE
Piero Miola
mar 13 febbraio 2018 10:17 rispondi a Piero MiolaCerto che me lo ricordo caro Leonardo, io , tu e tanti altri che in quegli anni abbiamo lavorato fino a tarda notte per farla " BELLA " quella fiera , per mettere qualcosa in più, ogniuno di noi, per togliere il tempo alla famiglia e dedicarsi a far fare bella figura A CHI ???. Ora è il mercatone dove si vende di tutto, dalla satizza calabrese al cannolo siciliano, dal giubbotto in finta pelle di Avellino al kebab nordafricano, ma neanche una frisedda locale. Non si vedono più le aziende storiche di Manduria , quelle delle macchine agricole legate al territorio, dei prodotti e materiali per l'edilizia rurale, che davano un minimo di sviluppo ogni anno. Ora le nostre risorse ( li sordi ! ) vanno a finire fuori regione e a noi rimangono munnezzi e debito. Ciao Leonardo.