Sarà la Regione Puglia a dirimere i dubbi sollevati dalla commissione del paesaggio del Comune di Manduria in merito ad una strada di servizio, prevista nel nuovo progetto del depuratore in zona Urmo-Specchiarica, che ricadrebbe in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il sopralluogo avuto ieri sul futuro cantiere da parte dei componenti della commissione insieme ai tecnici dell’Acquedotto pugliese e dell’impresa appaltatrice e, a sorpresa, dell’ingegnere Antonino Cimino in qualità di “inviato speciale” del governo regionale,è servito a chiarire i dubbi solo in parte.
Intanto si è presa visione di una strada di accesso al cantiere, per realizzare la quale si è dovuto sbancare e coprire la vegetazione esistente, che una volta terminati i lavori dovrà essere cancellata e i luoghi dovranno essere ripristinati come il preesistente. L’attenzione dei commissari poi è caduta su una nuova strada, presente solo sulla carta, che darà accesso al depuratore e il cui tracciato ricadrebbe in parte in zona vincolata (vincolo boschi o area protetta del parco). Secondo l’Aqp che su questo ha prodotto un parere della Regione Puglia, i vincoli esistenti si possono superare diversamente da come la pensano i componenti della commissione paesaggistica. Si è deciso perciò di chiedere un parere definitivo alla Regione Puglia che si esprimerà in merito. Solo dopo il comune di Manduria potrà concedere o respingere il a osta ambientale dando così via alle più complicate pratiche per ottenere i permessi di valutazione ambientali.
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3 commenti
Joe
mar 13 febbraio 2018 06:20 rispondi a Joe@Marco ... ma piangendo prima e dopo ...
Marco
mar 13 febbraio 2018 01:57 rispondi a MarcoQuesta lunga storia del depuratore e’ tutto da ridere
Alessandro
mar 13 febbraio 2018 01:22 rispondi a AlessandroE certo l'AQP con tanti soldi in ballo già stanziati mica si può far fermare di costruire il depuratore... Poveri noi ci strumentalizzano come vogliono... Ma noi siamo il popolo quando vogliamo li fermiamo