«Non ci sono ancora carte ufficiali, ma temo che il buffer (lo scarico emergenziale, ndr), previsto originariamente a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Specchiarica, lo faranno più vicino a Urmo Belsito, proprio sotto agli impianti di depurazione». La preoccupazione è del vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia che dopo più di un mese di silenzio rivela l’esito di una riunione avuta a Bari tra lui, la dirigente della Regione Puglia, Angela Valenzano, il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, l’assessore Antonio Baldari e il loro geologo di fiducia, Giuseppe Masillo. In quella occasione, la responsabile del Dipartimento ambiente presentò il nuovo progetto del depuratore consortile privo di condotta sottomarina e di dimensioni più ridotte rispetto all’originale. Una modifica sostanziale dei lavori appaltati a suo tempo che necessitano quindi di nuove autorizzazioni di natura ambientale ed altre. In quell’occasione, racconta il vicesindaco, all’ingegnere Valenzano fu fatta la domanda sul famoso scarico emergenziale con ruscellamento previsto nel cuore abitato di Specchiarica. «A questa domanda - fa sapere sempre Scarciglia -, la dirigente non ci diede risposte chiare ma dal prosieguo della presentazione del progetto e da alcuni elaborati che ci furono sottoposti, capimmo, meglio dire tememmo, che il buffer lo avrebbero spostato nello stesso recinto dove nascerà il depuratore, proprio sotto la nostra zona residenziale di Urmo Belsito. Noi cercammo di sapere di più in proposito ma ci fu una certa reticenza da parte della Valenzano la quale disse che presto ci avrebbe fatto sapere il resto del progetto non ancora ultimato». I tre amministratori con il tecnico di fiducia, lasciarono la sede della Regione Puglia con molti dubbi in proposito e non poche preoccupazioni. «Spero di essermi sbagliato e con me anche gli altri colleghi e che la soluzione non sarà quella di realizzare piscine di acqua maleodorante vicino alle case di villeggiatura», fa sapere Scarciglia che attende delucidazioni in proposito».
Se le preoccupazioni di Avetrana dovessero risultare reali, la zona residenziale di Urbo Belsito si troverebbe confinante non solo con le vasche che raccoglieranno gli scarichi dei bagni di Manduria e Sava, ma anche “invitanti” piscine-paludi di liquami che la rete irrigua non riuscirà a smaltire o che saranno in eccesso per la pioggia oppure quando la depurazione non funzionerà e quindi ci sarà bisogno di uno scarico di “contenimento” perché la qualità dell’acqua non sarà idonea per l’uso agricolo.
«Per quanto mi riguarda – dice Scarciglia - la possibilità di mettere alla prova la Regione Puglia in merito alla delocalizzazione del depuratore l’abbiamo avuta il 7 aprile dello scorso anno con l’accordo sottoscritto (e non mantenuto) di località Serpenti. Non siamo stati capaci, allora -conclude Scarciglia - di mettere alla prova la Regione».
Nazareno Dinoi
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1 commento
Joe
sab 20 gennaio 2018 11:02 rispondi a JoeÈ stato buio in Urmo Belsito per oltre due anni e mezzo. Questo può aiutarci a non vedere l'impianto di Depuratore...