“Abbiamo messo in vendita una nostra proprietà perché non ce la facciamo ad andare avanti. Che lo Stato ci aiuti”. E’ il grido d’allarme di Rosanna Lochi, moglie di Piero Pizzi, il manduriano malato di Sla, che ieri si è rivolta alle istituzioni comunali chiedendo di interessarsi al loro caso. Da luglio, per problemi di natura burocratica, la Regione Puglia ha sospeso l’erogazione dell’assegno di sostentamento di 800 euro riconosciuto alle famiglie con gravi patologie. Questo sta portando alla disperazione molte famiglie con malati gravissimi come Pizzi ed altri che hanno la stessa patologia o simile. “Abbiamo finito i risparmi che avevamo messo da parte e non sappiamo più a cosa aggrapparci”, spiega la signora Lochi che ha chiesto un incontro alla commissaria prefettizia, Francesca Adelaide Garufi. “Mi ha fissato l’appuntamento a martedì prossimo, speriamo che comprenda la nostra situazione e ci venga incontro in qualche modo”, dichiara ancora la moglie di Pizzi. La signora si è rivolta anche ai servizi sociali comunali i quali le hanno riferito che domani, 19 gennaio, alcuni di loro si recheranno a Bari, nella sede della Regione Puglia, per chiedere di sbloccare il fermo che sta ritardando l’erogazione dei sussidi. A quanto pare al nuovo bando hanno presentato richiesta di assegno circa undicimila cittadini contro i seimila di prima.
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1 commento
lorenzo
gio 18 gennaio 2018 09:30 rispondi a lorenzoChe anticipi il comune dal fondo di riserva e aiuti subito questa famiglia. Subito! E se non ci sono soldi, mandare i dipendenti comunali di competenza a riscuotere le tasse annuali sui passi carrabili e utilizzarle x i veri malati.