Le due «mamme rumorose», Nicla Macina e Silvia Manduriano, quelle che tanto fastidio hanno dato al sindaco per il rumore sollevato dalla recente vicenda dei bagni non funzionanti alla scuola don Bosco, e prima per la vertenza giudice di pace, hanno presentato ieri una domanda di accesso agli atti al comune di Manduria per conoscere lo stato della sicurezza delle aule e di tutto il plesso scolastico della scuola in questione.
Nella richiesta, indirizzata al sindaco Roberto Massafra, al dirigente del settore tecnico e all’assessore alla Pubblica Istruzione, oltre a richiedere tutte le certificazioni di collaudo e delle perizie che attestino la non pericolosità dello stabile realizzato circa sessant’anni fa, le due mamme riportano il preoccupante contenuto di una relazione tecnica datata giugno 2016 realizzata dall’ingegnere Raffaele Casieri su richiesta degli organi dirigenziali dell’Istituto. «Agli atti della scuola – si legge – non sono presenti le documentazioni che dovrebbero costituire il fascicolo del fabbricato tra cui certificato di agibilità, certificato igienico sanitario, certificato di prevenzione incendi, certificati di conformità relativi agli impianti presenti, sebbene richieste dal dirigente». L’ingegnere, infine, attesta che «la scuola non è sottoposta alle previste manutenzioni periodiche certificate sebbene richieste dal dirigente scolastico».
La domanda delle due «mamme rumorose» si conclude così. «E’ nostra premura – scrivono – conoscere il reale stato delle cose e se la nostra scuola è completamente a norma e sicura per gli alunni e per tutto il personale che la vivono ogni giorno».
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