Svelato il motivo del commissariamento dell’Aro, il governo intercomunale per la gestione dei rifiuti di cui Manduria è comune capofila: sarebbe questione di soldi, quelli chiesti dai componenti della commissione di gara che sarebbero più del dovuto. A svelarlo è il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, che su Facebook spiega le ragioni che hanno spinto il commissario dell’agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti, Gianfranco Grandaliano, a nominare un sub-commissario, la dottoressa Giovanna Addati, con il compito di portare a termine la gara unica di 125 milioni di euro per 9 anni che garantirà la raccolta e smaltimento della spazzatura urbana nei comuni di Manduria, Avetrana, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Maruggio, Pulsano, Torricella e Sava. Gara già espletata da tempo ma arenatasi nei meandri del municipio di Manduria.
«Se la gara non viene portata a termine – spiega il sindaco Massafra - la responsabilità è della Commissione, anche perchè, mi riferiscono i dirigenti, il problema sembra essere il gettone di presenza». Secondo il primo cittadino che ventila accuse di illeciti o perlomeno di indebiti arricchimenti da parte di dipendenti e funzionari pubblici, «le richieste dei commissari di gara sarebbero più esose di quanto percepito dai loro colleghi in analoghe commissioni e questo crea qualche imbarazzo in chi deve firmare la determina per il pagamento, che non sono io nè gli altri sindaci». Per Massafra, quindi, «il commissariamento dell’Aro non risolverà il problema, a meno che il Commissario non si sostituisca alla Commissione di gara o, al limite, non si assuma la responsabilità di liquidare le esose somme richieste dai componenti già nominati».
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