Foto centro storico | © La VoceIl centro storico di Manduria, il salotto della città che dovrebbe essere più tutelato e protetto, versa in condizioni davvero vergognose. Lo stato in cui si trova è sotto gli occhi di tutti ma questa volta a mostrare il risultato di totale abbandono in cui versa il cuore della città Messapica è uno dei residenti, Antonio Di Leverano che ha fotografato strada per strada le vie principali del borgo più antico immortalando quella che può essere definita «la vergogna di Manduria». «Purtroppo – scrive il cittadino nella sua denuncia pubblica - tra sabato notte e domenica, in via Senatore Giacomo Lacaita, vandali hanno provocato danni ad abitazioni, auto e altro. Vorrei che la redazione de La Voce di Manduria, pubblichi le foto», scrive il cittadino allo scopo di risvegliare le coscienze fin troppo silenti delle istituzioni pubbliche. «Come al solito – prosegue il lettore -, ogni sabato o nei giorni prefestivi, dalle ore 22.00 serali alle ore 5.00 della domenica mattina, il centro storico è preso di mira da atti di vandalismo commessi da giovani scalmanati che sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, non solo sporcano le strade, scale e portoni di abitazioni con vomiti, bottiglie di vetro, cartacce, bicchieri di plastica e siringhe, ma si divertono anche a fare i loro bisogni ovunque provocando cattivi odori, a fare un baccano infernale, a imbrattare i muri con bombolette spray e inoltre, sfasciano quelle poche auto dei residenti che vi sono parcheggiate».
Le foto
Di Leverano chiama in causa gli uffici pubblici deputati al controllo ma anche gli operatori commerciali del borgo. «Non ci sono i controlli dovuti da parte delle forze dell’ordine e principalmente dalla polizia municipale – scrive il coraggioso cittadino -, verso chi fornisce (pur sapendo chi sono) le sopra citate sostanze, soprattutto ai minorenni. Questa è una vera vergogna per la nostra città – prosegue -, mostrare questo scempio a chi viene a visitarla e una perdita di dignità per chi ci abita, nel subire continuamente danni. Per le istituzioni locali e per i manduriani – conclude Di Leverano nel suo sfogo - il menefreghismo è notissimo oltre ad essere l’unica cosa che conta».
La lettera è accompagnata da una trentina di immagini che sono un pugno in faccia a chi si trova a visitare quella che dovrebbe essere l’attrattiva principale della città. Alla luce di questo, viene da chiedersi cosa fanno vedere le guide turistiche ai turisti e come giustificano l’indegno spettacolo? Non dovrebbero essere soprattutto loro e non un semplice cittadino a denunciare tale stato?
Nazareno Dinoi
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