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L’ambulanza spinta come un ariete contro l’auto in sosta che per la violenza dell’urto ha sfondato la parete di un’abitazione per fortuna disabitata. Macchina distrutta, autoambulanza pure. Bilancio pesante anche per le persone: quattro feriti, il malato e l’infermiera rispettivamente con tre e quattro costole rotte, dottoressa e autista con contusioni toraciche e craniche. Nessuno corre pericolo di vita. È successo all’una e trenta della notte tra martedì e mercoledì, ieri, a Manduria, proprio vicino all’ospedale Marianna Giannuzzi dove il mezzo di soccorso era diretto. Fosse accaduto di giorno sarebbe stata una strage. Ma anche a quell’ora gli effetti potevano essere molto più tragici. Lo potranno per fortuna raccontare i protagonisti di questa tragica fatalità. L’equipaggio sanitario, dottoressa e infermiera del pronto soccorso del Giannuzzi e l’autista del presidio, aveva accompagnato un paziente per una consulenza specialistica all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una urgenza notturna come tante volte accade per cui si fa intervenire l’autista del servizio ambulanze del presidio che ha svolto il suo compito guidando sino a Taranto e ritorno a Manduria. Ma raggiunta la meta finale è successo l’imprevedibile. Pare che raggiunto l’ingresso principale dell’ospedale, invece di rallentare ed entrare nel recinto, chi era alla guida ha improvvisamente accelerato oltrepassando il cancello e proseguendo la corsa per una cinquantina di metri sino al violentissimo impatto contro un piccolo Suv in sosta. L’urto è stato tremendo. L’autovettura è stata letteralmente sollevata e catapultata al di là del marciapiede contro la parete di un’abitazione, sfondandola. Altre due autoambulanza che erano parcheggiate lungo il percorso sono state urtate di striscio e danneggiate. Questo sfregamento e la monovolume che ha fatto da barriera ha attutito il colpo evitando che l’ambulanza prendesse in pieno il muro sfondandolo del tutto con effetti imprevedibili per i trasportati. La forza d’urto è stata comunque abbastanza perché il paziente e l’infermiera che occupavano il vano posteriore si procurassero serie ferite al torace con fratture costali guaribili in una trentina di giorni. L’autista ha battuto la testa contro il parabrezza mentre la dottoressa che si trovava nel punto di massimo impatto, se l’è cavata con poco grazie alla cintura di sicurezza che aveva prudentemente allacciato.Per soccorrere i feriti è dovuto intervenire il 118 che ha li ha trasportati al vicino pronto soccorso. Tutti e quattro sono stati ricoverati. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che cercherà di dare una spiegazione all’incredibile incidente. A quanto pare neanche l’autista ha saputo dare una spiegazione all’accaduto. L’ipotesi più probabile è che sia stato vittima di un colpo di sonno, oppure di un malore. Secondo quanto hanno raccontato la dottoressa che era al suo fianco e la guardia giurata che aveva visto arrivare l’ambulanza ed aveva già alzato la sbarra per farla entrare, pare che il mezzo di soccorso abbia avuto una improvvisa accelerazione dando l’impressione di essere fuori controllo. La dottoressa ha definito la scena come l’attacco di un kamikaze.
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