Domenica, 5 Maggio 2024

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Il discorso letto ieri dalla presidentessa all’assemblea dei soci

Primitivo, Pastorelli: “sospendiamo il voto sulla Docg e respingiamo le accuse al mittente” IL VIDEO

Novella Pastorelli Novella Pastorelli

Il consiglio d’amministrazione del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria ha sospeso ieri il voto dell’assemblea dei soci sulla istituzione di una nuova Docg che andrebbe a sostituire l’attuale Doc sul Primitivo di Manduria. Questo per dare la possibilità ai componenti del cda di valutare le proposte del neo costituito Comitato per la salvaguardia del Primitivo di Manduria contrario ad un’unica Docg. Di seguito il discorso letto all’assemblea dalla presidente dell’organismo consortile, Novella Pastorelli. (Di seguito il video e poi il testo)

Siamo qui per deliberare in seconda convocazione su diverse deliberazioni, quali il rendiconto economico finanziario annuale, il bilancio prevenivo e la tanto discussa proposta di riconoscimento della docg Primitivo di Manduria.

Ed è proprio da quest’ultimo punto che vorrei partire per chiarire alcuni aspetto, iniziando con il respingere al mittente le accuse di chi ha sostenuto che il famoso punto 6 sia stato posto per ultimo all’ordine del giorno con l’obiettivo di farlo votare per sfinimento. 

Noi abbiamo profondo rispetto per l’assemblea e per i soci del Consorzio e riteniamo che abbiamo l’intelligenza per comprendere l’importanza del punto ed affrontarne quindi la discussione e la votazione con la massima serietà. 

Ma per sgombrare il campo dalle inutili e pretestuose polemiche credo che sia opportuno una ricostruzione storica. 

Si è tanto discusso nelle ultime settimane di questa modifica di disciplinare, arrivando persino ad insinuare che dietro la richiesta di modifica si celasse l’interesse particolare di qualcuno di noi. 

Ricordo a tutti che la richiesta di modifica del disciplinare è un progetto partito nel 2019 dall’allora consiglio di amministrazione e che poi per varie vicissitudini non è stato portato a termine dall’allora consulente Carlo Alberto Panont.

Successivamente, all’insediamento di questo cda avvenuto nel 2021, tra ivari progetti in campo vi era anche quello di riprendere il progetto di modifica del disciplinare per ottenere ora che abbiamo ancora rinomanza sul mercato il riconoscimento in docg per la nostra doc Manduria.

A tal proposito ed al fine di focalizzare il tema e far partecipare tutti alla discussione il consorzio ha organizzato una serie di incontri aperti a soci e non soci, con l’unico obiettivo di individuare una soluzione che potesse soddisfare la stragrande maggioranza degli appartenenti alle tre filiere. 

Siamo partiti dalla modifica già impostata dai nostri colleghi nel 2019 e l’abbiamo rielaborata, unitamente, all’ausilio di un comitato tecnico appositamente costituito che ha apportato ulteriori modifiche, introducendo la zonazione e la relativa creazione di sottozone, non toccando la resa che era e resta di 90 quintali per ettaro.

 Quella bozza raccoglieva il consenso della stragrande rappresentanza del territorio dell’areale e quindi dei 18 comuni e alla luce di questo il cda ha ritenuto che il punto potesse essere iscritto all’ordine del giorno dell’assemblea odierna. 

Come per ogni modifica del disciplinare l’assemblea costituisce un punto di partenza e non di arrivo. 

Infatti, all’eventuale voto favorevole dell’assemblea segue un’attività di raccolta di firme che può durare anche per mesi, esattamente come sta avvenendo per la riduzione delle rese delle Igp Puglia e Salento per le quali io in prima persona mi sono impegnata con la mia firma in qualità di presidente dei consorzi di puglia unitamente a tutte le associazioni di categoria per raggiungere il risultato sperato.    

Arriviamo a qualche settimana addietro, allorquando apprendiamo dagli organi di stampa che alcuni soci, non soddisfatti della proposta, ma che avevano preso parte al tavolo tecnico decidono di costituirsi in un comitato, li convochiamo, li ascoltiamo, il cda viene invitato ad accogliere il professore Fregoni. Cosa che avviene partecipando ad una assemblea che ha luogo presso la sala consiliare del comune di Manduria. 

Proprio in quella sede sono io stessa a chiedere al prof. Fregoni, al fine di comprendere quali fossero le richieste di questi soci, di inviarci una proposta in modo da poter essere valutata. La medesima richiesta è stata poi formalizzata dal Cda in data 17 aprile. Dunque un’apertura da parte del consorzio prima informale attraverso la mia parola poi formalizzata con una pec ma stranamente tale apertura del cda viene menzionata dallo stesso gruppo di soci durante una loro riunione del 19 presso la casa comunale, fugacemente e solo dopo 50 minuti di monologo da parte di uno di loro. Quando la correttezza ci insegna che qualora ci siano “trattative di bonario componimento” devono essere immediatamente comunicate a chi partecipa e a chi ascolta.  

Nel frattempo, siamo stati tacciati di essere poco democratici, incompetenti, irresponsabili, siamo stati derisi e addirittura accusati di aver tentato di collocare l’assemblea tra Pasqua e Vinitaly per ingannare i nostri stessi soci. 

Bene, respingiamo al mittente tutte queste accuse ed illazioni alcune delle quali di tono assolutamente diffamatorio rammentando che tali teatri, si sono sempre consumati in questa sede negli anni passati e sempre si narra ad opera dei medesimi attori.   

E dunque Vi pare possibile che chi è seduto in questo consiglio, presidenti vice presidenti e consiglieri delle vostre cantine cooperative e cantine private, noi stessi produttori di primitivo di Manduria potremmo ingannare i nostri stessi soci andando addirittura contro voi stessi? Perché? A quale scopo?

Ribadisco che noi siamo in prima persona produttori di Primitivo Manduria, esattamente come voi e non alcun interesse a danneggiare il nostro capitale e non abbiamo mai avuto problemi a confrontarci, in maniera civile, con chi ha opinioni diverse.

Questa è la democrazia.

E l’obbiettivo del Cda è quello di trovare una soluzione che sia quanto la più condivisa possibile e favorevole al nostro territorio. 

Non ci innamoriamo delle questioni di principio e siamo aperti a qualunque soluzione.

Ma non all’immobilismo o al piangerci addosso. Abbiamo in posto in essere gli strumenti che la legge ci consente per tutelare il prodotto bloccando le produzioni e chiedendo una riduzione della resa. 

Nel caso del blocco nessuna contestazione può essere sollevata al cda il quale ha seguito la procedura già usata nel blocco 2020/2023 e il difetto di mancata pubblicazione della determina ai terzi non è certo attribuibile a noi ma a chi in regione Puglia doveva attivarsi mentre per la riduzione della resa molti di voi compresi gli attuali soci che oggi ci contestano in nome della tanto osannata qualità, si  sono stati i primi a rilasciare interviste contro quella riduzione che invece appariva necessaria in quel momento e solo per quell’annata per riequilibrare il mercato. 

Ricordo a tutti che svolgiamo il nostro incarico gratuitamente, sottraendo tempo prezioso alle nostre famiglie ed al nostro lavoro, impegnandoci per la crescita del territorio e tutelando la denominazione con costanti azioni legali in tutto il mondo per difendere il marchio, partecipando a fiere con il fine di promuovere nostro prodotto. 

In questi mesi abbiamo ristrutturato interamente questa sede che era impresentabile e questo al fine di garantire un posto di lavoro dignitoso per i nostri dipendenti, poter organizzare convegni e corsi di formazione per le nostre aziende e per i singoli viticultori, per accogliere chi viene da fuori. 

Abbiamo finalmente, dopo 20 anni, tutelato il prodotto concretamente introducendo la fascetta di stato.

Abbiamo avviato un progetto di promozione e valorizzazione del primitivo di Manduria partecipando ad un bando ed ottenendo un finanziamento di un milione e duecentomila euro.

Purtroppo, come è noto, la normativa non attribuisce al consorzio poteri sui prezzi di vendita delle uve. Non bisogna mai dimenticare che siamo in una economia di libero mercato. Molti di voi hanno ragione nel sostenere che c’è speculazione, che si registra un calo nelle vendite di ogni tipologia di rosso causato dalla modifica dei gusti dei consumatori, soprattutto dei giovani e delle donne, che vi è un aumento dei costi dovuto alle crisi internazionali ed alle guerre in corso. 

L’unica cosa che possiamo fare noi come cda è quella di invitare il mercato a pagare il giusto prezzo ed esortare voi a non cadere nelle mani degli speculatori. A chi suggerisce banalmente che il consorzio dovrebbe controllare i prezzi “prendendo il telefono e chiamando gli imbottigliatori per invitarli a non mettere Manduria doc a prezzi bassi sullo scaffale  “rispondo che è evidente che parla a sproposito, che fa solo propaganda” perché mai il Consorzio potrebbe mettere il naso in una trattativa privata tra viticultore e trasformatore o tra trasformatore ed imbottigliatore andando ad inficiare dei rapporti economici rientranti nella libera trattativa privata.

L’obbiettivo del Cda è solo la tutela del bene comune e del territorio e, proprio alla luce di questo obbiettivo, con lo spirito di raggiungere la massima condivisione di idee e progetti, che abbiamo chiesto ai tre soci di far pervenire la bozza di disciplinare, così come da loro concepita, sul tema DOCG e che quella depositata risulta già modificata rispetto agli slide proposte da Fregoni nella sala consigliare. 

La bozza pervenuta, come è giusto che sia, sarà portata al tavolo tecnico dove sarà essere valutata da tutti i punti di vista, compreso quello normativo che appare già farraginoso, sarà messa a confronto con la bozza del cda che aveva trovato il parere favorevole di molti al fine di provare a trovare una quadra che possa mettere d’accordo tutti.

Una cosa intendo chiarire. 

Le polemiche di questi giorni non servono e non aiutano.

 Non servono in quanto questo Cda è stato sempre aperto al dialogo ed al confronto purchè questo sia costruttivo e non pretestuoso. 

Non aiutano perchè danneggiano il territorio e ci rendono più deboli nei confronti della concorrenza e degli speculatori. 

E inoltre non abbiamo bisogno di task force perchè qui non siamo in guerra.

Chiarito questo, proprio alla luce di vagliare le proposte formulare da alcuni soci, il Cda dopo una breve consultazione ha ritenuto opportuno di sospendere momentaneamente la votazione sul punto sei all’odg di oggi la deliberazione su proposta di riconoscimento delle DOCG primitivo di Manduria al punto sei dell’ordine del giorno 

 e rinviare il punto ad altra seduta di assemblea con la l’augurio che si possa trovare un accordo condiviso anche chi oggi non la pensa come la stragrande maggioranza di noi.  

Novella Pastorelli, presidentessa Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria

Progetto di La voce di Manduria

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