Un giovane manduriano inizia a farsi strada nel mondo della musica. Mimmo Tornese, anni 24, la sua passione per la musica nasce in pieno periodo di emergenza nazionale, quello del Covid. Il giovane artista si trova in Germania in bilico fra le decisioni sulla sua carriera. Si rifugia nella musica e da quel momento nasce una nuova promessa manduriana.
Inizia a scrivere testi, a provare, a cantare dalla sua cameretta e trova anche collaborazioni. Tutto ciò si concretizza con l’uscita del suo primo singolo “Lascia perdere”, seguito poi da “Reality Show”, e “Domande”.
In quest’ultimo pezzo di grande ed umile successo tra i ragazzi manduriani, Mimmo ha avuto l’occasione di collaborare con “Jack the Smoker” all’anagrafe Giacomo Giuseppe Romano, il famosissimo fondatore, rapper e produttore della grande casa discografica Machete.
A seguire, dopo il grande debutto, escono gli altri singoli “Daiquiri”, “Mare di lacrime” ed ultimo ma sicuramente non ultimo “Menamè”. Uscito venerdì 17, nel suo ultimo singolo Mimmo Tornese espone in un testo i suoi pensieri riguardo agli stereotipi dei ragazzi di oggi.
«Il testo nasce dalla mia visione del mondo attuale - si racconta alla Voce- che reputo distorto soprattutto nei giovani. Gli stereotipi che si seguono oggi, le mode e la mentalità che si sta sviluppando sono tutti fattori che provo a descrivere col sarcasmo.»
Osserva scrupolosamente i comportamenti dei ragazzi, quei giovani che al giorno d’oggi seguono una massa incerti di cosa sia meglio fare. Scrive di getto ogni pensiero che passa per la mente e ci mette sotto una traccia musicale.
Tutto questo la giovane promessa manduriana prova a farlo con sarcasmo perché come dice il cantante «tutti noi abbiamo pensato, almeno una volta, “menamè”».
Giulia Dinoi
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