Il manduriano Wiliam Modeo, indagato dalla Procura antimafia di Lecce per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il 27enne è accusato di essere stato l’autore dell’aggressione armata, avvenuta il 21 dicembre scorso nel centro storico di Manduria, durante la quale avrebbe esploso due colpi di pistola contro il titolare di un locale fortunatamente non centrando il bersaglio.
Modeo che ha precedenti di polizia, si trova ancora in regime di custodia cautelare ed è rinchiuso nel carcere di Taranto dal giorno della sua costituzione avvenuta una decina di giorni dopo l’attentato.
Con i suoi avvocati difensori, Davide Parlatano e Giuseppe Brunetti, l’imputato ha scelto il rito alternativo che gli evita il dibattimento e un terzo di sconto di pena prevista in caso di condanna. Oltre al tentato omicidio con il metodo mafioso, Modeo deve rispondere di detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione illecita di munizionamento ed esplosioni in luogo pubblico. La prossima udienza davanti al gup Zizzari del Tribunale di Lecce è stata fissata per il primo luglio.
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2 commenti
Willy G
gio 16 maggio 08:08 rispondi a Willy GButtate le chiavi...
Di noi marco
gio 16 maggio 12:31 rispondi a Di noi marcoSi così oltre il danno, la beffa visto non fanno nulla tutto il giorno in carcere. ignoranza popolare. La detenzione dovrebbe essere, il lavoro per risarcire il danneggiato .