Giovedì, 9 Maggio 2024

Ambiente

Domani si decide in Regione

Ampliamento discarica, il comune replica alla società sui mancati espropri

Manduriambiente Manduriambiente

A pochi giorni dalla chiusura della conferenza di servizi per il rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale richiesto da Manduriambiente per aumentare la capienza della discarica di altri 150mila metri cubi di rifiuti, il comune di Manduria tenta l’ultima carta.

In una lettera inviata qualche giorno fa al Servizio ecologia e Ambiente della Regione Puglia e alla società per azioni che gestisce gli impianti in contrada La Chianca, il responsabile dei Lavori pubblici del comune di Manduria, ingegnere Claudio Ferretti, respinge al mittente le accuse di mancato rispetto contrattuale e di inerzia che la Manduriambiente aveva indirizzato all’ente pubblico. La questione riguarda sempre alcuni lotti mai espropriati e quindi intestati ancora ai vecchi proprietari. Secondo la società l’onere degli espropri toccava al comune mentre a lei solo la copertura delle spese. Non sarebbe così, fa notare l’ingegnere Ferretti che riporta il contenuto del contratto stipulato nel 2001 inerente proprio l’acquisizione delle aree. «Il concessionario – recita il contratto che viene trascritto testualmente nella lettera -, dovrà provvedere a sua cure e spese all’acquisizione della proprietà delle aree previste per la realizzazione delle opere, svolgendo tutti gli atti necessari e previsti dalle norme in vigore (ivi compresi redazioni tipi di frazionamento, atti connessi a registrazione, trascrizione, volture, nonché stipula di atti di concessione, di concordamento bonario e/o transazione), ricorrendo se necessario, alla procedura prevista per gli espropri e di occupazione di urgenza trattandosi di opera di pubblica utilità».  Per rafforzare questo appunto, l’ingegnere comunale riporta poi un articolo del Testo unico sulle espropriazioni secondo cui «l'autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico … può disporre che esso sia acquisito, non retroattivamente, al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario sia corrisposto un indennizzo». Il tecnico chiarisce quindi che l’autorità che utilizza il bene «non è il comune di Manduria, ma la società Manduriambiente» che lo gestisce.

Un ultimo appunto dell’ingegnere Ferretti riguarda la proprietà stessa degli impianti che la società si attribuisce nella richiesta di sopralzo. «Ebbene, questa affermazione – sottolinea il tecnico dell’ente -, si ritiene in contrasto ed incongruente con il contenuto delle osservazioni del 15.01.2024, in quanto Manduriambiente Spa risulta concessionaria». E non già proprietaria.

Domani a Bari si riunirà per l’ultima volta la conferenza di servizi che dovrà respingere o approvare i piani dell’impresa che porteranno ad un milione di metri cubi di spazzatura l’impianto progettato e collaudato per una capienza di poco superiore della metà. Contrari a questa ipotesi sono il comune di Manduria, l’Arpa e la Asl. I cui pareri non sono però vincolanti. Tutti favorevoli gli altri enti e uffici, compresi quelli regionali con competenze di rilascio delle valutazioni ambientali. L’amministrazione provinciale di Taranto si è invece astenuta.     

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2 commenti

  • Gregorio
    mar 30 gennaio 13:24 rispondi a Gregorio

    Sindacooo ! Se ci sei batti un colpo !! ….🧨. ma MUERTI. !!

  • Pietro
    mar 30 gennaio 10:59 rispondi a Pietro

    È veramente assurdo che proprio i pareri che dovrebbero essere i più importanti, quelli del Comune, dell'ARPA e della ASL, non siano vincolanti! Non è giusto! Perché sappiamo tutti come vanno a finire queste cose! Speriamo che tengano conto di tutti gli altri problemi che ha creato finora e creerebbe ancora di più l'ampliamento "forzato" della discarica. Anche se il Sindaco, per motivi di salute per noi manduriani, dovrebbe fare subito un'ordinanza di chiusura, se dovesse passare l'ampliamento.

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