“Come Consorzio di Bonifica Arneo siamo rimasti agli accordi di marzo dell’anno scorso quando, dopo uno scambio di mail, ci eravamo trovati ad un incontro con il Comune di Manduria, rappresentato dall'Ingegner Ferretti e la Regione Puglia, per capire chi avrebbe dovuto ripristinare l’argine”.
L’ingegnere Vincenzo Nuzzo, direttore dell’area tecnica del Consorzio Speciale per la Bonifica di Arneo, si mostra alquanto stupito nell’ apprendere che non solo i lavori di ripristino del muretto o l’argine del canale di Torre Colimena non siano ancora stati eseguiti, ma che addirittura il consigliere comunale del Comune di Manduria, Agostino Capogrosso, in un comunicato stampa, afferma che deve essere proprio il Consorzio di Bonifica e/o la Regione Puglia ad occuparsene.
“Sulla questione cedimento argine di torre Colimena, le rappresento in estrema sintesi l'evidenza degli atti", continua Nuzzo. "In esito ai sopralluoghi esperiti nell'immediatezze del cedimento del muro di contenimento del piazzale – spiega il tecnico -, è stato esperito sopralluogo congiuntamente al comune di Manduria e alla Regione Puglia, ed è stato verbalizzato che questo Ente non ritiene sussistere competenza alcuna per diverse ragioni".
Quali?
"Sicuramente perché il muro ceduto è un sopralzo di un esistente muretto posto sul confine demaniale, realizzato nel passato per contenere il terrapieno del piazzale in uso come spazio pubblico. Le evidenze sono pacifiche dalla semplice visione dello stato dei luoghi (differente fattura del muro ceduto rispetto al muro preesistente). Punto numero due perché le cause del collasso possono essere molteplici: in primis per effetto del dilavamento delle acque che dal piazzale si convogliano verso il canale senza regimentazione alcune. Poi è stato accertato che l'intero canale di bonifica è interessato da fenomeni erosivi lungo le sponde ed a livello del piano di scorrimento delle acque. Tali fenomeni naturali riscontrati su larga scala, sono assolutamente compatibili con la natura dei terreni interessati dalle acque e potrebbero avere conseguenze su larga scala lungo tutto il percorso del canale".
Quindi come avete proceduto?
"E' stato rappresentato all'ente territorialmente competente (Comune di Manduria) il rischio per la privata e pubblica incolumità derivante dal fenomeno di scalzamento delle sponde ed avviato a cura di questo Ente, presso la Regione Puglia titolare del Demanio (il consorzio ne è gestore), la necessità di individuare finanziamenti ad hoc per gli studi su larga scala dei fenomeni erosivi. Da parte nostra abbiamo provveduto a liberare il canale dai massi caduti, intervento realizzato a marzo scorso ma la competenza circa il ripristino dello stato dei luoghi in corrispondenza del collassato muro di contenimento è senza dubbio alcuni di chi ne detiene l'uso del piazzale soprastante, ossia il Comune di Manduria, visto che ha apposto anche parcheggi a pagamento su quell'area"
Ingegnere, lo sa che non l’hanno ancora fatto?
“Lo sto apprendendo ora da lei e me ne dispiace molto perché non erano questi gli accordi che abbiamo scritto e che posso dimostrare”.
Dopo le risposte avute qualche mese fa da Regione e Demanio che indicavano il Comune di Manduria come Ente preposto all’intervento, il discorso sembrava essere abbastanza chiaro, anche se probabilmente non ben recepito dal Comune di Manduria che ha continuato, per voce dell'assessore Piero Raimondo a negare che la competenza dell'intervento fosse del Comune di Manduria e dichiarando che non aveva ricevuto risposte dalla Regione e dal Demanio (forse l'ingegnere Ferretti potrebbe riferire dell'incontro avvenuto un anno fa?).
In questa intricata vicenda ci mancava poi il comunicato del consigliere Capogrosso, che ringraziamo, in fondo, perchè ha fatto capire che mancava il parere del terzo soggetto/Ente che avrebbe potuto essere coinvolto nell’ annosa vicenda della frana/crollo o cedimento del muretto del canale di Torre Colimena, vale a dire il Consorzio Speciale per la Bonifica di Arneo. Ebbene, ora le risposte le abbiamo e sembrano essere abbastanza chiare. Vogliamo essere fiduciosi che alla giunta Pecoraro potrà ritornare la memoria per provvedere, almeno prima dell’inizio della stagione estiva, a ridare dignità e lavoro (ricordiamo che molte famiglie, causa questa inadempienza, non stanno lavorando da un anno) a Torre Colimena.
Monica Rossi
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6 commenti
Gregorio
dom 21 aprile 21:19 rispondi a GregorioC’è una domanda che mi assilla , ma le attività commerciali che si trovano sugli scoglioni , cioè scogli grandi, fanno parte del Comune o del Demanio ( Capitaneria ) ? Forse metà e metà …Boh 🤷♂️
Giuanni cu la camisa cranni
ven 19 aprile 21:49 rispondi a Giuanni cu la camisa cranniNó ncì nè SORDI, li sordi 💸li stà bruscjùnu 🔥diversamenti, mó li vigili urbani stà girunu puru cù la machina 🚔NOA !!
Maurizio Dinoi
ven 19 aprile 10:59 rispondi a Maurizio DinoiUna cosa è certa,se Torre Colimena fosse di Avetrana l'avrebbero già riparata,poi magari si sarebbe fatti rimborsare.
Angela
ven 19 aprile 09:31 rispondi a AngelaIl brodo si allunga sempre più, i cittadini pagano e io incasso sulla poltrona sempre più Opinione
Walter
ven 19 aprile 07:53 rispondi a WalterMica sarà la Salerno-Reggio
Gregorio
ven 19 aprile 07:45 rispondi a GregorioSe sei ignorante lo sanno solo i tuoi cittadini, ma se sei incapace lo vedono tutti dal tuo operato (vecchio proverbio) opinione