L’aggressione di una studentessa tra i quindici e sedici anni, da parte di una sua coetanea, è avvenuta l’altro ieri all’uscita di scuola dell’istituto tecnico Luigi Einaudi di Manduria. La ragazzina è stata inseguita per un ungo tratto dalla sua aggreditrice che l’ha raggiunta sulla via per Maruggio. Anche qui la ragazza è stata picchiata con una violenza inaudita. Tutta la scena è avvenuta sotto gli occhi di numerosissimi testimoni che non sono intervenuti. Solo una signora che si trovava alla fermata dei pullman sulla via per Maruggio si è avvicinata mettendo in fuga l’esagitata studentessa che continuava a minacciare e offendere la sua vittima. Quest’ultima, in lacrime e dolorante, ha confidato alla signora che si è contrapposta per aiutarla, di essere vittima da tempo di questa sua compagna di classe. Un probabile caso di bullismo che merita di essere individuato e stroncato.
A quanto pare la violenza era iniziata già in aula, una classe dell’istituto di Agraria accorpato e ospitato nell’I.I.S.S. Einaudi, dove nessuno degli altri alunni avrebbe fatto niente per interrompere l’abuso. Non è dato sapere se la scena sia avvenuta in presenza del personale scolastico. Sicuramente non sarà sfuggita all’uscita di scuola dove la presunta bulla avrebbe schiaffeggiato la coetanea prima che questa cercasse la fuga a piedi sino alla fermata del pullman dove finalmente è intervenuta la signora che l’ha salvata e che ha intenzione di rendere noto il brutto episodio ai responsabili dell’istituto. «Mi sembra strano – afferma la signora - che nessuno si sia accorto di niente e voglio capire se le ragazze sono così brave a nascondere tutto o se piuttosto sono gli adulti a chiudere colpevolmente gli occhi sottovalutando la pericolosità di tali comportamenti».
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1 commento
Gianpiero Andrisano
gio 19 ottobre 2017 10:03 rispondi a Gianpiero AndrisanoE di tutti gli idioti che restano a guardare che dire?