Aveva perso la testa per una donna separata più giovane di lui di 15 anni e di fronte al rifiuto della donna aveva cominciato a perseguitarla minacciando di far saltare in aria con il tritolo lei e la sua famiglia. Con l’accusa di atti persecutori e minacce, il gip del Tribunale di Taranto ha firmato un mandato di arresto nei confronti del pregiudicato manduriano Luigi Fanelli, di 55 anni, con precedenti specifici. L’uomo che è difeso dall’avvocato Antonio Liagi, è stato rinchiuso nel carcere di Taranto dopo essere stato prelevato dalla propria abitazione dai poliziotti del commissariato di Manduria dopo numerose segnalazioni della donna, separata, oggetto delle sue attenzioni morbose. Il presunto stalker, anche con espliciti atteggiamenti, spesso volgarie con appostamenti sotto casa della donna, avrebbe provocato nella sua vittima un vero e proprio stato di agitazione ed ansia, tali da stravolgere le sue quotidiane abitudini di vita, limitando addirittura le uscite di casa per il solo timore di incontrarlo.
Ogni volta che la incrociava per strada, ha raccontato la trentanovenne minacciata, Fanelli la insidiava con richieste esplicite di natura sessuale e si toccava i genitali. In più occasioni, inoltre, l’uomo avrebbe osato presentarsi a casa della donna che vive con i genitori, pretendendo di entrare e reagendo al rifiuto con minacce di morte. Secondo la querela presentata nei suoi confronti, Fanelli avrebbe minacciato di uccidere tutta la famiglia di lei con l’uso di un mitra oppure facendo saltare la casa con del tritolo. «Avete firmato la vostra condanna a morte, per quanto tritolo metterò, questa casa si trasformerà in una cantina», avrebbe sentenziato Fanelli subito dopo aver ricevuto la visita degli agenti di polizia intuendo così di essere stato già denunciato.
Molto duro il giudizio del gip nei confronti del presunto stalker. «Fanelli – si legge nel dispositivo – è un soggetto incapace di apporre un adeguato freno ai suoi istinti, anche ove la loro soddisfazione implichi la violazione delle regole». Per questo la giudice ha deciso per l’arresto in carcere e non ai domiciliari né la misura alternativa del braccialetto elettronico. Oggi è prevista l’udienza di convalida con l’assistenza del suo avvocato, Antonio Liagi.
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1 commento
Mante gerardo
mer 27 settembre 2017 09:02 rispondi a Mante gerardoIo arre$terei pure il suo svvocato!!!