Per Michele Emiliano il risultato ha certamente superato le aspettative: la mozione di sfiducia nei suoi confronti, che era stata presentata dal centrodestra, si è infatti arenata a 19 voti favorevoli, rigettata con i 30 contrari della maggioranza che ha votato compatta per proseguire l'esperienza di governo regionale targata centrosinistra. Per rimanere in sella, il governatore ha potuto contare anche sui voti di M5s e Azione. Oltre che sulle civiche e su Gianni Stea e Antonio Tutolo del Misto.
Dopo gli scossoni provocati dalle inchieste e dagli arresti nell'ambito di tre diverse indagini della Procura di Bari, le dimissioni dell'assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia, che ieri è comparsa in Aula per la seduta dopo un mese e mezzo di assenza, ma soprattutto dopo l'uscita dal governo del M5s, le polemiche, lo scontro tra il Nazareno e il governatore Michele Emiliano e il mini rimpasto molto criticato anche dal Pd, la maggioranza in Consiglio regionale ha votato unita contro la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra ritrovando dunque compattezza.
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